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3 aprile 2024 3 03 /04 /aprile /2024 19:32
Nubifragio nel nord Italia tra frane e allagamenti
Nubifragio nel nord Italia tra frane e allagamenti

Una Luna piena pasquale è stata eclissata, alla fin fine ha piovuto e anche forte, talmente tanto che fare la conta dei danni non è cosa semplice, preferendo verificare di persona in modo tale che questo blog dia news completamente nuove.
Frane e allagamenti in tutto il nord Italia, una frana pure a Verbania sul Lago Maggiore, un'altra a Livigno in Valtellina, così pure sul Lago di Lugano tra Lavena Ponte Tresa e Luino, zona già in passato franosa.
In Svizzera inoltre, dalle nevi perenni del Monte Zermatt è scesa una valanga, che ha investito degli sciatori, ci sono vittime.
Tra un viaggio e l'altro mi concedo un altro viaggio, così ci siamo recati a Pasquetta, l'1 aprile 2024, a Busto Arsizio, qui in provincia di Varese, unico posto dove non aveva piovuto, fotografando verso nord le nuvole che avevano dato sfogo all'intensa grandinata sul Lago sul Lago Maggiore, soprattutto nella zona di Arona (prima foto sopra).
Di ritorno alla stazione ci ha accolto un fulmine potentissimo caduto a breve distanza, siamo saliti sul treno mentre in città di lì a poco avveniva un black-out.
Sulle zone sinistrate dei giorni scorsi ci siamo infine recati ieri 2 aprile 2024 e la situazione sembra tornata normale, anche per fiumi e torrenti che scendono sul Lago Maggiore (seconda foto sopra).
E da Gennaro Gelmini è tutto, ma si continua!

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31 marzo 2024 7 31 /03 /marzo /2024 13:36
Buona Pasqua e Buon viaggio: pensieri sulla denatalità

Fate una Buona Pasqua e Pasquetta, un Buon viaggio per chi lo compie, tra il tempo perso a cercare nuovi elaboratori per i video e il tempo guadagnato con gli amici.
Ogni giorno è un giorno in più, siamo liberi, ma da cosa?
Si può essere liberi anche in 2, in 4 e in 24, basta volerlo, un tempo era facile trovare moglie/marito perché era naturale stare assieme, oggigiorno tutti credono di bastare a se stessi, pensano che lei/lui sia sempre la persona sbagliata e mai riescono ad imparare dagli errori.
C'è una denatalità, in Italia e non soltanto, che peggiora sempre il grafico dell'andamento demografico e aspettate, che avete calcolato? Il 2023 trascorso col 2022? Il 2022 era già un anno storicamente record in fatto di denatalità, quindi considerate invece gli anni buoni, con famiglie numerose, non fate comparazioni con anni già magri.
L'uomo e la donna che pensano di bastare a se stessi si accorgeranno ben presto di non bastare a nulla, che era meglio stare in 2, mettetevi insieme presto, che ho immaginato, allorquando avevo operato l'ernia ombelicale, quanto dev'essere complicato far nascere un figlio, ma è la vita stessa che è complicata, quindi ci diamo a viverla.
Sia un Buon periodo, Auguri!
Stamattina soltanto mi sono accorto che il telefonino faceva un orario diverso, eh si, è cambiata l'ora, così mi sono trovato all'ultima Messa del mattino, a mezzogiorno, ho dormito bene oggi, eh?
Nella foto, ieri 30 marzo 2024 al Giardino degli Ulivi di Varese, sembro ingrassato, invece sono dimagrito, semplicemente finalmente ho messo una camicia che già avevo, ma che non potevo mai mettere poiché era troppo stretta, ieri ci sono riuscito e come i fiori sono già sbocciati anche se in realtà fa ancora freddo (infatti dopo la foto mi sono messo immediatamente la giacca), possiamo sbocciare anche noi, perché se i peri non facessero più pere e i meli non facessero più pere, che faremmo?
Da Gennaro Gelmini Auguri e si continua, andiamo avanti.

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10 marzo 2024 7 10 /03 /marzo /2024 17:27
Attenzione ai viaggi: ladri in azione!

Capita che la bottiglietta dell'acqua sia di quelle con meno plastica, che non puoi nuovamente riempire di acqua dalle fontanelle, in quanto poi si rischia che si buchino nella borsa e rilascino acqua dove non dovrebbero, allora ho messo 2 bottigliette dell'acqua sul tavolino tra i sedili del treno e mi sono addormentato, svegliandomi, in un mio ritorno da Roma il 30 gennaio 2023, indovinando di trovarmi a Bologna già prima di giungere all'altezza della stazione, che è una vita che percorro questa tratta ferroviaria su e giù per l'Italia, mentre per i viaggi più lunghi, San Pietroburgo e Mosca, ho dovuto prendere l'aereo.
Fatto sta, che i 3 uomini vicino a me, noto che stanno architettando qualcosa, accorgendomi che una bottiglietta viene riposizionata in quel momento al mio risveglio, come fosse prima caduta, oppure?
Oppure esistono liquidi incolore, capaci di far addormentare, andare in catalessi, i 3 dovevano essere amici tra di loro, si vedeva, seppure parlavano quasi per nulla, conversano più a gesti che a parole, compresi allora il fattaccio, le bottigliette erano divenute inservibili, pena chissà cosa sarebbe potuto accadermi se le avessi bevute, però avevo parecchia sete.
Certo, oggigiorno, dopo l'esperienza in ospedale per l'ernia ombelicale, non ne farei un dramma, ho trascorso settimane a corto di liquidi dopo l'operazione per evidenti motivi, riesco quindi a rimanere per quanto possibile senza bere, mentre allora ero meno abituato, fortuna vuole che in borsa mi rimaneva una lattina di aranciata, poiché la sera prima in pizzeria una mia gentile amica ne aveva presa una in più e le era rimasta, regalandomela infine e nuovamente fortuna che non l'avevo già bevuta, poiché avevo pensato più ad andare in orario in stazione che a bere, difatti per questo ero un poco con la bocca secca.
Così presi le bottigliette e mi incamminai per il corridoio, buttandole nel contenitore dei rifiuti piene com'erano, per evitare che mi venisse voglia di berle, poiché il mio era solo un sospetto, però quanto a volte è bene prestare attenzione ai sospetti!
Infine bevo la lattina di aranciata, un po' per volta, tutta.
Devo evitare di addormentarmi, anche se l'aranciata è buona, ma l'ambiente attorno non è stimolante al riposo, quindi mi fermo mettendomi con le gambe sui gradini interni della porta di ingresso alla carrozza, così posso sedermi sulla moquette, lì fa più freddo, c'è uno spiffero d'aria e il rumore è di più, 3 fattori che mi tengono sveglio.
Ma non dire 3, poiché di là c'erano 3 malfattori che avevano lasciato a metà il loro losco piano, ma io non mi rassegnavo.
Per tenermi sveglio già iniziai quest'articolo, si, proprio questo, poi non lo editai e perché?
Perché non bisogna avere paura di viaggiare, di spostarsi neanche la notte, anzi, qualche volta di notte il viaggio ha funzionato pure meglio, come di giorno d'altronde, il viaggio è nel nostro destino, chi non viaggia mai infine non sperimnta appieno la vita, io Gennaro Gelmini, quando sono stato per 2 mesi in un letto d'ospedale avrei voluto viaggiare e viaggiavo per i reparti, accompagnato dai barellisti a fare gli esami, quando ero rimasto per un mese in carrozzella mi muovevo accompagnato dai fisioterapisti, tornato in piedi ho cercato fin dall'inizio di camminare per conto mio, cadendo varie volte, ma senza dare la colpa a nessuno tranne che a me.
Adesso sono tornato a percorrere le strade del Mondo, avrei fatto lo stesso, anche in carrozzella, anche in un letto con 4 ruote sotto, non posso esiliarmi.
Fate lo stesso tutti, vivete come meglio potete la vita, io ci sono riuscito.
E immancabilmente, anche questo denota il mio carattere, arrivati alla peiferia di Milano, tornai per un poco a sedermi al mio posto assegnato, vicino a quei 3 balordi, perché l'ho fatto?
Perchè in quel mentre continuai a scrivere questo articolo che adesso, al 10 marzo 2024 pubblico, si, proprio vicino ai ladri borseggiatori, che tante volte non ho avuto paura, divenendo per me un atto di forza spirituale scrivere di loro davanti a loro, ovviamente senza fargli leggere cosa stavo scrivendo, anche se i 3 qualche domanda se la stavano ponendo, poi certo, occhio pure in stazione, dove per fortuna dovevamo passare davanti all'ufficio della Polfer, che pur non avendone per fortuna bisogno, teneva a distanza da me i 3 ladri.
Chiedete aiuto al personale viaggiante, alle Autorità, se ne avete realmente bisogno, io sono abituato a fare per conto mio, ho scritto questo articolo perché non si sa mai, può servire, l'ho scritto con notevole ritardo poiché voglio evitare di farvi perdere la felicità di viaggiare, non sia mai!
Buon Viaggio da Gennaro Gelmini.
La foto l'ho fatta il 29 gennaio 2023, prima di partire da Roma Tiburtina.

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27 febbraio 2024 2 27 /02 /febbraio /2024 16:26
Boschi che nascondono ferrovie p.2: la confinale Valmorea Olona
Boschi che nascondono ferrovie p.2: la confinale Valmorea Olona

In molti conoscono la grande fatica per costruire un ramo di ferrovia tra Arcisate, Stabio-Gaggiolo e Mendrisio, ovvero tra l'Italia (provincia di Varese) e la Svizzera (Canton Ticino), invero questa ferrovia già c'era, però non transitava dal capoluogo Varese, bensì dalla vicina cittadina di Malnate, dove arrivano 2 binari del treno da Milano, che poi diventano uno soltanto in direzione di Varese e Lago Maggiore (Laveno Mombello), in tal modo un binario si poteva coinvogliare nella sottostante valle che di lì a poco arriva in Svizzera, però siccome non si passa da Varese, l'idea fu scartata.

La Ferrovia della Valmorea, nota per transitare nella più famosa Valle Olona e successivamente coinvogliarsi nella Valmorea per entrare in Svizzera, è stata operante fino al 1974 ed è incredibile eppure vero che ancora in quell'anno l'unico locomotore in servizio era una cosiddetta "Signorina", piccolo e funzionante a carbone, che però tornava utile nelle curve a gomito a nord-ovest dell'abitato di Castiglione Olona, il suo nome si deve al fatto che ancheggiava un po' a destra e sinistra nei rettilinei, facendo però delle curve perfette, mentre più a nord, tra Malnate e la Svizzera, le curve sono ben poche e ciò avrebbe reso possibile un traffico ferroviario anche nell'era moderna, sappiamo tutti qui quanto fosse gloriosa la Valle Olona per le fabbriche, che chiuse quelle, anche la ferrovia ha vissuto lo stesso destino, la Valmorea nasceva a Castellanza (VA), dal ramo della linea delle Ferrovie Nord Milano che congiunge Milano con Novara.

E proprio in Valle Olona, tra i paesi di Lozza, Vedano e Castiglione ho fatto le foto per quest'articolo, dove la Ferrovia della Valmorea viene avvinghiata da radici di alberi ed erbe di prato, tra boschi e campi e c'è pure chi fa finta che non sia mai esistita, per evitare di pensare a quanti fallimenti si è ridotta l'Umanità, un progetto c'è, come ferrovia turistica, non so se poi lo metteranno in pratica.

Intanto rimangono questi binari, mai tolti in attesa di una ricostruzione, la prova che qualcuno avrebbe risanato questo ramo ferroviario, mentre gli unici che sono passati di qui sono gli Extraterrestri, perché 15 anni fa circa proprio su questi campi si formò un cerchio nel grano e un'altra volta ancora della segale è stata raccolta con largo anticipo chissà per quale ragione, inoltre il sorvolo di aerei militari su quest'area accresce ulteriormente il mistero, fitto come i boschi qui presenti.

Nelle foto possiamo notare boschi e prati cresciuti fin sopra la strada ferrata.

Codesto articolo è il secondo di una vasta ricerca di me medesimo Gennaro Gelmini sui "boschi che nascondono ferrovie", la prima parte è visibile al titolo e link correnti:

Boschi che nascondono ferrovie p.1: Tramvia della Valganna

https://gennaro-gelmini.over-blog.it/2024/01/boschi-che-nascondono-ferrovie-p.1-tramvia-della-valganna.html

Boschi che nascondono ferrovie p.2: la confinale Valmorea Olona
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23 gennaio 2024 2 23 /01 /gennaio /2024 18:45
I peggiori lavori edili a cui ho partecipato

Una volta pensavo mi prendessero per il deretano, poi ho capito che certe persone vivono proprio del peggio della loro esistenza, come fosse normalità.
Ed ecco una casa vuota, da arredare, con un buco su di una parete, che inizialmente non si sapeva dove potesse sboccare.
Io mi ero proposto di prendere un po' di materiale edile dal mucchio di mattoni abbandonato nel vicino cortile, che queste di cui si tratta erano case di corte come quelle di una volta, sentendomi rispondere che no, era inutile perdere tempo, così hanno messo un po' di carta igienica per tappare il buco, che tanto davanti alla parete andava un mobile abbastanza grosso da coprirla tutta.
Poco dopo fecero dei lavori al garage sottostante e di lì a poco si iniziammo a sentire piccoli rumori al di sopra del controsoffitto del bagno, finché si ruppe una pala della ventola del tubo dell'aria del bagno, che era senza finestre e ogni volta che ci andavamo faceva un gran rumore.
Di lì a poco, il primo spaventato dal rumore della ventola fu un topo, che dapprima girò per la casa, poi sparì.
"Siete dei visionari" ci dissero, non c'è nessun topo, "abbiamo spostato pure il frigorifero", che nel frattempo era anch'esso arrivato, come tutto l'arredamento, "e non abbiamo trovato nulla", dissero.
Ecco arrivare poi un controllo, in tal caso specifico per vedere se uno che ci abitava avesse diritto oppure no alla borsa di studio per l'Università, arrivando d'improvviso ed accendendo una luce, che senza saperlo era quella del bagno e immediatamente ecco scappare per la casa il topo e all'urlo "il topo" piombare fuori disperatamente e si, il diritto alla borsa di studio c'era eccome, altrimenti l'inquilino non si sarebbe preso un compagno di stanza così ingombrante.
Il topo fu successivamente trovato che era scivolato nella vasca da bagno e non sapeva come uscirne, fu avvolto con una coperta per evitare di toccarlo e portato fuori casa, squittendo e scappando senza fare più ritorno, un topo bianco con macchie nere e marroni, avvedendoci che aveva fatto la tana, con carta e altri rimasugli, sotto il compressore del frigorifero, che neanche a spostarlo si era vista, ma ora c'era la prova che c'era, eh, eh.
Rimaneva da verniciare la cantina e ci avvedemmo che c'erano sulle scale dei fili elettrici scoperti, che andavano chiusi in una plaffoniera che andava comprata, ma che, spendere denaro per una plaffoniera? Le scale erano abbastanza larghe, quindi pensavano che solo uno stupido potesse urtare i fili della corrente.
Tornato che ero alla casa nei giorni seguenti, dall'imbianchino che mi avevano detto che doveva dipingere dal mattino la cantina, non arrivava alcun rumore.
Vado per controllare e vedo un fantasma salire le scale e dopo un attimo di spavento mi sono accorto che era l'imbianchino, il cui secchio di vernice bianca gli era caduto addosso; mi guarda e dice che basta così, il lavoro sarebbe finito per metà, siccome aveva urtato i fili elettrici, preso una pericolosa scossa, quindi caduto dalle scale e il secchio rovesciatogli addosso con tutta la vernice, così lasciammo la cantina per sempre verniciata a metà.
C'erano infine da verniciare gli infissi esterni e bisognava chiamare uno bravo, talmente bravo che me ne scuso in anticipo, che anch'io ho trascorso un giorno e mezzo cieco dopo varie operazioni in ospedale, pensando in quel mentre come avrei potuto dirlo a mia madre, che sarebbe rimasta sconvolta dall'accaduto più di me, per poi riacquisire la vista, dicendomi che poteva capitare anche ciò per quanto avevo dovuto affrontare, comunque l'imbianchino in questo caso era un uomo cieco ad un occhio e qui i miei dubbi se potesse essere davvero bravo aumentarono, però infatti davvero bravo lo era.
Fuori dalla casa mettevano la pattumiera di tutto il cortile e il tanfo c'era, c'era però chi ebbe la brillante idea di metterci lì 2 rose, spostando il luogo dove posizionare la pattumiera, addossandola al muro di cinta che dava sull'altra corte, evitando miasmi.
Mi capitò pure di lavorare la notte nel rifacimento del controsoffitto di un supermercato e il capocantiere era un tipo che aveva particolarmente fretta, sempre, sicché per salire fino al soffitto montava i trabattelli soltanto parzialmente, per poterli spostare come voleva, diceva.
Così un trabattello una volta si richiuse accidentalmente e il tecnico delle luci che vi era sopra, per non cadere si aggrappò al corniolo di alluminio che teneva le plaffoniere deformandolo, rendendone impossiblile l'utilizzo, così ci vollero 2 notti per rismontare tutto e mettere a posto il danno.
I trabattelli, così facili da portare in giro, proprio perché mezzi montati non si muovevano bene, andando a sbattere contro le insegne "Carni" e "Pesce fresco" del supermercato, scassandole completamente, quelle belle insegne al neon fatte con vetro soffiato piegato a forma di lettere, che costano tantissimo, ma sappiamo, il capocantiere era tanto perseverante nella negligenza sulla sicurezza, che poi ne pagava lo scotto, fortuna che non si fece male nessuno, non c'era stato modo di convincerlo a montare quei trabattelli completamente, fortuna il lavoro durò soltanto 2 settimane, altrimenti non penso sarei fisicamente sopravvissuto.
Infine, tra i peggiori lavori edili a cui io Gennaro Gelmini ho partecipato, c'è pure il rifacimento di un capannone industriale.
Bisognava pulire i bagni, lavarli bene, che poi gli operai dovevano trovarli puliti come nuovi.
Bisognava pulirli da cima a fondo e non è che fossero spochi, puttosto si era addensata sopra una spessa patina di polvere grassa, derivante dalle polveri delle lavorazioni che si facevano in precedenza in quel capannone e non era facile, ci riuscimmo comunque in poco tempo, con tanta acqua e cercando di copiare chi era più esperto nelle pulizie, finché ci riuscimmo, i bagni erano puliti e lindi come non mai.
Il mattino dopo tornammo sul posto e io dissi alla socia del mio capo se vedeva quel che vedevo io, i bagni erano stati completamente abbattuti, rimanendo soltanto alcune macerie da liberare, il nostro era stato un lavoro inutile, lavorare così per cosa?
I peggiori lavori edili a cui ho partecipato sono questi, fortuna adesso bado ad altre cose importanti, però chi la dà una verniciata alle pareti?

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12 gennaio 2024 5 12 /01 /gennaio /2024 12:37
Boschi che nascondono ferrovie p.1: Tramvia della Valganna
Boschi che nascondono ferrovie p.1: Tramvia della Valganna

C'era una volta il tram per i boschi, che questo mezzo di trasporto che immaginiamo in città, faceva pure sfoggio nella foresta.
Tra le ferrovie abbandonate, che purtroppo sono davvero tante, più ne penso, più ne trovo, partiamo in questa prima parte, primo episodio, dalla tramvia che congiungeva Varese con Luino a nord-ovest e Lavena Ponte Tresa a nord-est, senza confondere Laveno con Lavena, che sono 2 distinte cittadine lacustri qui in provincia di Varese, ma Laveno sta sul Lago Maggiore, mentre Lavena, di quest'articolo, sta sul Lago di Lugano nella parte italiana.
La Tramvia Varese-Luino-Ponte Tresa, ovvero Lavena Ponte Tresa, ricordata ai tempi anche come la Tramvia della Valganna, poiché transita nel suo tratto principale, prima della diramazione est-ovest, da questa valle alpina lombarda (ovvero della regione Lombardia), è inattiva dalla seconda metà del 1900, quando andò in deficit economico, venendo dapprima assorbita dalla società di trasporti su gomma, per poi scomparire, rimanendo di essa tracce visibili nel bosco.
La tramvia partiva da Varese, transitava per la Valganna verso nord e prima del paese di Cunardo si diramava nei 2 tronconi suddetti, un viaggio un po' lungo, volendoci qualche ora, così chi da Milano doveva andare a Luino, preferiva il treno che transita da Gallarate, mentre chi abita a Lavena Ponte Tresa, ha preferito spesso viaggiare per lavoro nella vicina Svizzera per una paga più alta e rimanendo soltanto studenti e pensionati ad usufruirne, la tramvia fallì, anche se un lavoro è sempre possibile trovarlo pure da queste parti, che gli imprenditori si sono ingegnati a crearne, rimanendo e sorgendo più attività che in altre zone.
Ci vorranno molti articoli come questo per arrivare al punto della situazione, ne scriverò ogni tanto tra le varie pubblicazioni di interesse, affinché si tenti un giorno il loro recupero, che per alcune di esse ci sono progetti importanti, mentre per questa tramvia ancora nessuno si è fatto avanti a fare proposte, di nuovo c'è solo una pista ciclopedonale al posto del tram, come a dire che "hai voluto la bicicletta, adesso pedala".
Nelle foto sopra, vediamo il casello dell'antico passaggio a livello sulla strada provinciale 43, nella cui abitazione stava la casellante donna e sua madre, e il camino al suo interno, con bottiglie di plastica lasciate da bontemponi oggigiorno, mentre nelle foto sotto, notiamo un ponte pedonale sul fiume Margorabbia fatto con i resti della strada ferrata e un quadro antico che rappresenta un altro passaggio a livello sito in Valganna, così iniziamo bene questo nostro peregrinare.

Boschi che nascondono ferrovie p.1: Tramvia della Valganna
Boschi che nascondono ferrovie p.1: Tramvia della Valganna
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28 dicembre 2023 4 28 /12 /dicembre /2023 17:11
Planet X e spiritualità 27 dicembre 2023

Milano, 27 dicembre 2023, mercoledì

 

Al Presidente della Regione Lombardia

Attilio Fontana

 

Gentile Presidente Fontana,

quest’Anno 2023 ho fatto poco per la divulgazione io Gennaro Gelmini scrivente, poiché sono rimasto 4 mesi in ospedale per un’ernia ombelicale e complicanze, tanto che ho sperimentato una morte apparente dalla quale sono uscito con rinnovato vigore per la vita, sentendomi in forze per recarmi nelle varie città e allorquando ho effettuato un viaggio e ce l’ho fatta, le mie lettere possono stridere col momento di festa che stiamo vivendo, poiché si parla di un periodo difficile per l’intera Umanità e per starci dietro ai vari documenti, allorquando si è pronti a viaggiare, i documenti andrebbero già portati in sintonia col momento, qual’è però il momento? Altri al posto mio non l’avrebbero mai fatto.

Esempio, un mio collega di lavoro dei trascorsi, già 20 anni fa asserì che sarebbe arrivato un Natale in cui per il troppo caldo avremmo potuto passeggiare in mutande e immediatamente i suoi parenti lo ricondussero nei ranghi, che certe cose non possono nemmeno essere immaginate, pena l’esclusione dalla società a cui tanto si anela farne parte, mentre per me Gennaro Gelmini fa nulla che debba spostarmi in Parrocchie che non sono mie pur di seguire una Messa, senza mai comprendere perché Parroci e Suore non si possano sposare e le Suore non possano dire Messa, preferendo vivere l’esistenza senza fraintendimenti, piuttosto che andar poi a cercare un confessore, nell’antichità le vergini e i vergini erano coloro che, distaccati all’Umano richiamo sessuale, incuranti delle discriminazioni e critiche senza buonsenso, si congiungevano carnalmente con gli Dei, così avviene pure adesso, la Religione è qualcosa di personale, che va oltre le congetture, qualunque Religione che abbia fatto obbligo della castità è finita prima o poi nello scandalo, mi hanno additato come peccato il viaggiare per divulgazione senza pensare alla casa, allora continuiamo a peccare, d’altronde soltanto accettando cure sperimentali, che talune Religioni disdegnano poiché le considerano accanimento terapeutico, ho sperato e ottenuto un miracolo, e adesso continuo a vivere, piuttosto che sottostare a regole che per motivi vitali sono impossibili da seguire.

Cambiare Religione o soltanto dottrina è un’azione senza giovamento, poiché il più delle volte sono presiedute da Consigli di cosiddetti Anziani che negano qualsiasi divulgazione libera senza il loro consenso, arrivando a togliermi il saluto loro e dei loro seguaci per le strade, se li tengano per loro i saluti, che non sanno nemmeno festeggiare, ho provato a salutarli con un buongiorno mentre con una mano facevo le corna ed è bellissimo vedere i loro volti contorcersi per lo sdegno, allora si, mi hanno notato.

Buon Natale e Buon Anno Nuovo 2024 a chiunque crede e non crede, poiché a qualcosa bisogna pur credere, poi ognuno va per la sua strada, che, ricordo, furono proprio gli Dei a volere la Religione per gli Umani, poiché contravvenivano con troppa facilità alle regole di pacifica convivenza e tuttora avviene così, Gesù disse che lui c’era già da prima di chiunque altro, ciò lo ricollega a Zeus, con cui il nome ha delle affinità, difatti Jesus e Zeus si somigliano moltissimo, badando io tanto alla precedente lettera, consegnata a Genova, che allorquando è arrivato il momento, sembrava di essere fuori tempo massimo, perché già in periodo di festa, invece ce l’ho fatta il 21 dicembre 2023, che già il giorno dopo il servizio degli impiegati era ridotto, rendendosi improponibili le consegne a mano.

Gentile Presidente, nelle lettere di Roma del 23 novembre 2023 e di Genova del 21 dicembre 2023 che trova in allegato io Gennaro Gelmini ho descritto gli effetti post Eclissi, che se l’ultima del periodo è di Luna dà incremento alle alluvioni, se di Sole dà maggiore vigore ai terremoti a distanza di 19 giorni dall’evento, che siccome su Messico, Stati Uniti d’America e Canada sarà visibile un’imponente Eclissi di Sole in data 8 aprile 2024, così il 28 e la mattina del 29 aprile 2024, pure in considerazione del fuso orario, prevedo un forte terremoto sul Continente Americano e siccome nulla trapela riguardo un pianeta che amplifica a dismisura tali eventi, si terrà lo stesso una trasmissione televisiva dove alla semifinale uno tsunami investirà i concorrenti e uno soltanto resta, tale pianeta ha molteplici nomi che identificano il medesimo Corpo Celeste: Nibiru, Hercolubus, Planet X, Sedna, sempre chiedendo si faccia nozione della sua presenza nel Sistema Solare, atteso prossimamente al Perielio nella Fascia Interna degli Asteroidi tra i pianeti Giove e Marte; allego altresì la precedente lettera di Milano del 20 febbraio 2023.

Di questi giorni ho pure capito perché alcune persone continuano ad evitare di accorgersi del cambiamento che sta avvenendo, per un prossimo 2024 ad-quem, conclusivo di un’Era, sono quelli che avendo soltanto a che fare con Entità Extraterrestri che adesso si stanno preparando a tornare sulla Terra, così ottemperando ben poco comunicano, mentre abbiamo continuato noi altri, che abbiamo contatti con Creature Intraterrene, che anch’esse stanno preparandosi a tornare al di sopra del pianeta Terra, ma vivendo a noi più vicine, continuano a darci comunicazioni.

Cortesi Saluti e Buone Feste.

Milano, 27 dicembre 2023, mercoledì

IN FEDE

GENNARO GELMINI

 

 

Gennaro Gelmini, Viale Valganna 216, 21100 Varese, tel. 0332232143, cell. 3407077946

sito web: https://gennaro-gelmini.over-blog.it - email: gennarovarese@gmail.com

gennaro.gelmini@katamail.com - gennaro.gelmini@libero.it - gennaro.gelmini@bigmir.net

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24 dicembre 2023 7 24 /12 /dicembre /2023 18:25
Torno a Genova per Nibiru 21 dicembre 2023

Genova, 21 dicembre 2023, giovedì

 

Al Presidente della Regione Liguria

Giovanni Toti

 

Al Sindaco del Comune di Genova

Marco Bucci

 

Al Presidente dell’Agenzia Regionale

per la Protezione dell’Ambiente Ligure

Carlo Emanuele Pepe

 

Carissime Autorità Genovesi,

io Gennaro Gelmini scrivente lietamente comunico ciò che mi sta più a cuore, la corrente lettera a suggello di quanto fatto dal 1999 ad oggi in quasi correttamente 25 anni di divulgazione, momenti mai persi, sempre continuando alacremente, seppure l’anno attuale 2023 mi abbia visto per 4 mesi in ospedale per un’ernia ombelicale e complicazioni, che è un miracolo che non mi abbiate trovato nelle necrologie, potendo badare soltanto a me stesso da metà aprile a metà agosto, uscito da ciò con rinnovata energia e amore per le persone e la vita, incontrando chi, da perfetto sconosciuto, personale ospedaliero e degenti, mi ha aiutato a riprendermi con la riabilitazione.

A Genova e nella provincia a Rapallo, io Gennaro Gelmini arrivo spesso dal 2005, successivamente ai viaggi in Toscana per tenere contatti con Astronomi e una volta a Firenze per sensibilizzare la costruzione di un bacino idrico a contenimento della grande massa d’acqua durante le alluvioni, opera di lì a poco realizzata.

Siccome conoscendo ogni istante della nostra vita vivremmo poi un’esistenza piatta senza esperienze, mi sentivo di tornare in Liguria a divulgare subito dopo il crollo del Ponte Morandi, però percependo i Liguri già provati dall’accaduto, ho preferito divulgare a Milano, avvenendo invece una mareggiata proprio a Rapallo che distrusse completamente il porto e devastò le grandi e numerose imbarcazioni ivi ormeggiate, fortuna causando soltanto danni materiali, or dunque occorrendo che l’Umanità capisca che bene e male fanno parte di se stessa, dovendo sempre comprendere di fare del bene, che può sempre attuare attraverso le esperienze della vita, così, immancabile, io Gennaro Gelmini mi reco qui a Genova nella consapevolezza di fare del bene, una missione difficile, d’altronde pure Cristoforo Colombo era difficilmente creduto allorquando asseriva che al di là dell’Oceano Atlantico c’era un intero Continente.

Ed entrando nel nocciuolo della questione sui cambiamenti climatici, riguardo le Eclissi ho notato che a 19 giorni dopo la conclusiva del periodo trovano maggiore slancio eventi sismici e alluvionali, che se si tratta di Sole avviene un aumento dei terremoti, se di Luna si verificano con più vigore le alluvioni e in considerazione di ciò, avvenendo un’Eclissi di Sole di grande rilevanza l’8 aprile 2024, visibile su Messico, Stati Uniti d’America e Canada, prevedo un aumento esponenziale dei terremoti sul Continente Americano il 28 e la mattina del 29 aprile 2024 pure in considerazione del fuso orario, notando con ciò anche il verificarsi di uno tsunami che interessa i concorrenti che in quel momento parteciperanno alla semifinale di una trasmissione televisiva e uno soltanto resta, in questi ultimi anni l’acuirsi degli eventi lo reputo collegato a ciò che riguarda un pianeta di cui io Gennaro Gelmini richiedo si faccia nozione della sua presenza nel Sistema Solare, avente molteplici nomi: Nibiru, Planet X, Hercolubus, Sedna.

Nibiru, avendo una massa molto compatta, ha un’imponente attrazione gravitazionale, incentivando sul pianeta Terra il consistente aumento dei terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni, tornado, uragani, tifoni e tempeste, maremoti e onde anomale tsunami, rapidi rimescolamenti nella temperatura e pressione atmosferica, siccità, grandinate, frane e smottamenti, impatti meteorici, modifiche geomagnetiche ed elettromagnetiche e spostamento dell’Asse Terrestre con slittamento Polare, arrivando ad un prossimo Anno 2024 ad-quem, conclusivo di un’Era, con eventi che riguarderanno pure il perielio di Nibiru tra i pianeti Marte e Giove, ritorno sopra il pianeta Terra di Creature Intraterrene ed Extraterrestri per viverci stabilmente, un incontro che sarà una gioia per l’Umanità.

Allego, per le Autorità della corrente, lettere di Roma del 23 novembre 2023 e di Milano del 20 febbraio 2023.

Cordiali Saluti.

Genova, 21 dicembre 2023, giovedì

IN FEDE

GENNARO GELMINI

 

 

Gennaro Gelmini, Viale Valganna 216, 21100 Varese, tel. 0332232143, cell. 3407077946

Sito web: https://gennaro-gelmini.over-blog.it - email: gennarovarese@gmail.com

gennaro.gelmini@katamail.com - gennaro.gelmini@libero.it - gennaro.gelmini@bigmir.net

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21 novembre 2023 2 21 /11 /novembre /2023 17:42
Un Segno dal Cielo per chi ci crede
Un Segno dal Cielo per chi ci crede

Me l’aspettavo che avrei dovuto pubblicare qualche foto in più tra quelle fatte al Campo dei Fiori, montagna sopra la città di Varese, c’eravamo stati lo scorso 11 novembre 2023 e ad appena una settimana di distanza, il 18 novembre 2023, proprio dall’Osservatorio Astronomico del Monte Campo dei Fiori è stato avvistato un bagliore in cielo alle ore 19:23, osservato nel nord della Lombardia fino ai Corni di Canzo, località turistica dove i miei genitori presero in affitto una casetta quando io non ero ancora nato e pure avvistato in Francia, Spagna e Portogallo.

Dicono si tratti di un missile intercontinentale atomico ultrasonico, fatto esplodere sull’Oceano Atlantico durante un test.

Gennaro Gelmini ovviamente ha fatto la sua ipotesi, dico la mia poiché penso di azzeccarci, però come diceva il socio di un mio capo nel secolo scorso, tu non devi pensare, ma io invece ci penso e presumo che si, fosse un missile intercontinentale, addirittura poteva trattarsi di più missili, lanciati non soltanto per un semplice test, bensì per colpire un asteroide in rotta di collisione col nostro pianeta Terra, che sarebbe caduto sull’Oceano Atlantico causando tsunami con effetti irreparabili.

Nelle foto: il Laghi di Varese, Comabbio, Monate e la parte sud del Maggiore l’11 novembre 2023 osservati dalla Cima Tre Croci del Monte Campo dei Fiori e nuvole a serpentello sul Lago di Varese il 12 novembre 2023.

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4 novembre 2023 6 04 /11 /novembre /2023 17:32
Tempesta Ciaran su Italia e nord Europa e punto sulla sismicità

La Tempesta Ciaran si abbatte sull’Europa, con il vento che su Regno Unito, Francia, Spagna e Portogallo ha soffiato a oltre 100 Km/h e in Italia al momento si contano 8 vittime e 5 dispersi, le regioni più colpite sono Toscana, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

In Liguria al mare si sono formate onde tsunami dell’altezza di 6 metri, in Trentino alcune frane in provincia di Belluno, mentre in Provincia di Prato, Campi Bisenzio e Montemurlo sono state completamente allagate da copiosa acqua alta anche un metro.

In precedenza a codesti fatti avvenuti attorno al 2 novembre 2023, il 31 ottobre 2023 è esondato il fiume Seveso a Milano in zona Niguarda, così tanto, 60 metri cubi d’acqua al secondo contro i 40 di portata massima allorquando viene incanalato sotto il manto stradale, che sembrava uguale all’alluvione del 2002, quando Milano venne paragonata a Venezia, poiché la vasca per contenere le acque del fiume è ancora in costruzione.

Sono inoltre avvenute frane pure in Emilia Romagna sulla fine del mese di ottobre 2023 e il ponte Ozzanello, sul torrente Sporzana, affluente del più noto fiume Taro in provincia di Parma, è crollato senza fare vittime il 30 ottobre 2023.

Inoltre, sul Continente Americano, l’Uragano Otis ha nettamente imperversato alla fine di ottobre 2023, contandosi numerosi danni materiali e decine di vittime.

Sul fronte dei terremoti, ne sono avvenuti 43 di magnitudo 5.5° Richter o superiore in soltanto un mese dal 4 ottobre 2023 a ieri 3 novembre 2023, ovvero un risultato sconvolgente e in Veneto in provincia di Rovigo, nella zona confinale con l’Emilia, è avvenuto un terremoto di 4.2° Richter il 25 ottobre 2023 e nuovamente con lo stesso epicentro, sempre di 4.2°R il 27 ottobre 2023, senza causare molti danni, poiché l’ipocentro delle scosse era molto profondo.

Ultimo, un terremoto in Nepal oggi 4 novembre 2023, 160 e forse più le vittime.

La mia teoria che tende a dare tempi precisi alle situazioni climatiche e sismiche, trova ulteriore conferma, durante l’anno 2024 conto si arrivi alla verità per tanto negata, i cambiamenti climatici non sono dovuti soltanto all’attività umana, è dal secolo scorso che già iniziai a scriverne, Gennaro Gelmini va avanti, come sempre, quando ha potuto.

Nella foto: strada interrotta in Italia a Varese.

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