Blog di Gennaro Gelmini

A Roma negli scorsi giorni un terremoto di 3.3° Richter ha fatto ballare lampadari e altri oggetti nelle case, tuttavia senza creare nessun danno, in molti è però sembrato che la scossa dovesse essere molto più forte di quanto ufficialmente comunicato, comunque, testimoniato dalle rovine romane, ogni cosa è destinata a crollare, per crescerne poi una nuova sopra, come quando i Romani, 2000 e più, anche 5000 anni fa, edificavano nuove costruzioni al di sopra di quelle precedenti, senza tuttavia rimuoverne le macerie sottostanti.

Roma è una città avente sismicità davvero bassa, con deboli di intensità e infrequenti terremoti, ciò nonostante storicamente sappiamo che la città viene ogni qualche secolo scossa da dei forti terremoti, in concomitanza con la temporanea riattivazioni di una faglia silente che scorre lungo tutta la penisola italiana e, orbene, quella faglia risulta si sia riattivata proprio da breve tempo e dopo i terremoti recenti sull’Appennino, ha prima colpito Napoli e poi adesso Roma.

Siccome abito anch’io in Italia, non mi è stato difficile raccogliere testimonianze da amici e parenti riguardanti il terremoto che appunto ha colpito Roma lunedì scorso 11 maggio 2020 alle 3 di notte, che riferiscono di un grosso rumore, un boato simile al rumore di un tuono, concomitante al terremoto, che mentre si dormiva, i letti si scuotevano svegliando i malcapitati e i soprammobili si muovevano vistosamente; dall’ondeggiare sinistro dei lampadari c’è chi ha avuto la sensazione che la scossa sismica possa essere stata più forte di quanto ufficialmente comunicato, seguendo poi un debole e tuttalpiù strumentale sciame sismico con scosse di assestamento.

Abbiamo un destino comune, tutto è destinato a cambiare, a trasformarsi, a crollare e poi tornare a splendere, in questo lasso di tempo però occorre essere pronti agli eventi, anche psicologicamente, a cui non sembra possiamo essere preparati, ma se la pensiamo così, mai saremo preparati, quindi, per evitare di arretrare, come d’altronde un poco stiamo facendo, andiamo avanti, pure se il giorno volge al tramonto, da Gennaro Gelmini a presto con nuovi articoli.

Nella foto: il Palasport Lottomatica di Roma zona EUR (archivio free G.G.).

Il 20 giugno 2020 il Sole entra nel Segno del Cancro e il 28 giugno 2020 Marte compie l’ingresso nel Segno dell’Ariete.

La Luna è Piena in Sagittario il 5 giugno 2020 con Eclissi di Luna nella notte tra il 5 e il 6 giugno 2020, Luna Nuova in Cancro con Eclissi Anulare di Sole il 21 giugno 2020, prime 2 di 3 Eclissi che avverranno la terza di Luna Piena in Capricorno il successivo mese di luglio 2020 all’alba del giorno 5.

Ohi, ohi, ohi, all’inizio sarà un mese di calcoli, di bilanci e quasi sempre in rosso, questo i più già se lo aspetteranno, ciò che non si aspettano è l’aggravarsi della situazione nella seconda metà del mese a causa di situazioni collaterali.

Il mese di giugno 2020 per i Segni di Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario):

certamente a fine mese sbotterete, non dovrei, non potrei saperlo, invece quel che è certo è che sbotterete, ma ovviamente il tutto dipenderà anche dal vostro ascendente, ciò dipende dal fatto che volete far venire determinate situazioni alla luce e mal sopportate limitazioni di parola, o la va o la spacca? Vedrete che la va, certamente a favore facendosi valere;

il mese di giugno 2020 per i Segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno):

Proprio adesso che erano riusciti a evitare di farvi muovere, vogliono che vi muoviate e vi dovrete muovere, così, risoluti, lancerete il guanto della sfida a chi vi sta stretto, sapendo però che tanto non sarete voi i primi che dovranno combattere;

il mese di giugno 2020 per i Segni di Aria (Gemelli, Bilancia, Acquario):

la vostra tendenza a scappare potrebbe non bastare, siccome molti vorranno tirarvi dentro il gorgo delle loro discussioni, tentando una mediazione, riuscendovi soltanto a cose fatte;

il mese di Giugno 2020 per i segni di Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci): resterete disorientati sul da farsi, che vi è così tanto facile progettare, poi, in fase di collaudo, vi tirate indietro, non sapendo in quale direzione procedere, suvvia, non siete sempre voi quelli che sanno procedere? Chi primo una volta arriva, può riuscirci anche una seconda volta.

Saper ascoltare e non soltanto parlare sapendo esprimersi, sapendo di ogni cosa ciò che è giusto... cos’è giusto?

Per ogni cosa c’è il bianco e il nero, il positivo e il negativo, quella linea intransigente che di netto ci attraversa e lo fa sovente, con proposito, ma mai dando l’impressione che lo faccia apposta, risultato?

Il risultato è il capire che non si capisca niente, allora bisogna fare come dice mammà, pardon, il medico, che deve comprendere bene la tipologia di male accusato dal paziente, in questa frase sono presenti 2 parole dialettali e 2 parole col doppio significato, ma penso si capisca lo stesso.

Di base è utile non aver bisogno di nulla, comunque nelle necessità del momento, senza alcun che di interesse, ho editato il video che potete visualizzare qui sotto, dal titolo originario e link correnti:

Un virus positivo? Viaggio nella chimica farmaceutica

https://www.youtube.com/watch?v=WhfD-cWRiq0 

Un interessante video, da vedere, Buona visione!

Nelle foto sopra: glicini dai fiori a corimbi azzurri e altre piante a fiori gialli.

Restate a casa, la frase che più tra tutte abbiamo sentito da 2 mesi a questa parte, che già echeggia nei nostri cervelli, come un Effetto Aiazzone, ma sapete cos’è l’Effetto Aiazzone? Andatelo a leggere su internet e ve ne accorgerete.

Abbiamo le gambe gonfie oppure le ossa che ci sembrano irrigidite, c’è chi è in enorme sovrappeso e altri che sono dimagriti, in ogni caso, se non voglio che scambino le mie gambe per degli zamponi precotti da vendere alle prossime festività, sempre che ve ne saranno, occorre uscire!

Andando al supermercato poi si ingrassa, all’edicola ci sono già stato, adesso ci disperdiamo e camminando per non so dove non so quando, ascoltando rari eventuali rumori di motore d’auto, per farsi sempre trovare con la mascherina come la normativa vigente vuole, trovo piante fiorite e con alcune faccio un selfie.

Sono qui, sono là, non so dove sono, anche quando lo so benissimo, ma so solo che ho fatto un’allungatoia, che è il contrario di una scorciatoia, ieri 29 aprile 2020, incontrando rose e fiori, tanti tanti fiori, che è primavera, fiori gialli, un albero di gelso, fiori di ippocastano.

Poi di ritorno a casa la cantilena ripeteva restate a casa, restate a casa, ma io a casa c’ero già.

Una gioia incalcolabile ci avvolge quando sappiamo di essere sulla strada giusta, perché ciò significa che, seppure abbiamo perso tanto tempo, quel tempo è stato ben speso e oggi per la Giornata della Terra, 22 aprile 2020, questo articolo ci sta.

Dico subito che io e il Principe l’abbiamo presa a ridere quando un tizio, una tal dei tali persona terrestre, aveva inutilmente tentato per telefono di farsi credere il Principe da me Gennaro Gelmini, a parte per il fatto che il Principe non mi telefona, mi contatta, la sua voce non è Umana, ma degna del posto che occupa, inoltre mancavano quei suoni tipici di sottofondo, come anche le voci di quei suoi e pure miei Angeli che tal volta chiedono “è Genny? E’ Genny? E’ Genny?” Perché se il Capo è in contatto con me, immediatamente lo percepiscono, questi altri Angeli sono Creature di forma minuta, dell’età di centinaia, migliaia di anni, che alle persone buone ma assetate un bicchiere d’acqua non lo fanno mancare mai.

Inoltre occorre costatare che quando ero bambino io Gennaro Gelmini persi una parte dell’udito, per poi riacquistarla, ma non fu mai la stessa cosa, in quanto da diversi decenni ormai sento suoni che non dovrei sentire e suoni che dovrei sentire non li sento, ormai ci ho fatto l’abitudine e quasi nessuno se ne accorge o mi fa pesare ciò che per i Terrestri è una mancanza, mentre per gli Intraterreni è motivo d’orgoglio.

Come si può dimostrare di essere bravi è presto detto, che anche se per arrivare alla conoscenza è doveroso già saperlo, un conto è conoscere ciò, un altro è metterlo in pratica, ovvero, per avere tutto occorre non avere niente, ovvero ciò che conta di più è ciò che si vive come esperienza, è ciò di cui si può godere nella vita, ma sempre tenendo conto che, oltre a noi stessi, c’è qualcun altro e non intesi un qualcuno come singola persona, ma come il tutto, ovvero ogni cosa facente parte dell’Universo, che si regge su regole ferree, che mai possono venire in alcun modo disattese.

Ciò che è mio è tuo, ciò che voglio per me devo volerlo pure per te, ciò che non voglio devo anche fare in modo che non venga subito da chiunque esso sia.

Verità gloria, eppure sempre fedele alla vita, lotta tra male e bene una coscienza più evoluta, dove bene e male fanno parte della stessa sostanza, facendo in modo di spingere al bene e trovando pace e amore in chi altri non avremmo mai immaginato e altrettanto cattiveria in chi mai avremmo potuto pensare potesse averne, senza esistere un confine netto tra bene e male e in base a ciò affidarsi agli Angeli e Creature per non sbagliare mai, che andando contro il nostro egocentrismo al tempo stesso salviamo noi stessi.

Il male è soltanto Umano, perché l’Umanità non comprende, vede il proprio fratello come un nemico soltanto a causa della condivisione della stessa landa natia, lo stesso luogo di appartenenza, mentre condividere gli stessi luoghi significa anche poterci aiutare a vicenda, a cui possiamo offrirci più facilmente dato che siamo più vicini, detto in parole più Umane, chi condivide gli stessi nostri spazi, spesso viene ritenuto un concorrente, mentre può invece giustamente essere considerato un formidabile nostro alleato.

Arriveranno ovvio altre vicissitudini, timori, intemperie, ma chi mantiene la radice salda al terreno non potrà vacillare.

E infine, stamattina 22 aprile 2020 a me medesimo Gennaro Gelmini, appena desto, seduto sul letto, è apparso mio papà Giancarlo, passato a miglior vita oltre 10 anni addietro, che toccandomi le gambe e la schiena, mi dice “dai, muoviti, muoviti!” E’ stata una presenza veritiera, perché è apparso un pochino dimagrito e per questo con la pelle un po’ flaccida come nel suo ultimo periodo di vita come non ricordavo più, per questo era vero e non un’immaginazione, oltre al suo inconfondibile profumo naturale, di pelle pulita e pura, occorre adesso a noi darci daffare e con questa nozione per ora è tutto.