Nel quadro degli eventi, nulla manca all’evidenza sui cambiamenti climatici, come queste tempeste denominate Ciara e Dennis, con venti sostenuti e pure tramite un caldo anomalo, con soltanto qualche giornata con la neve non in Italia, ma nell’est europeo.
La tempesta Ciara, proveniente dall’Oceano Atlantico, ha colpito il nord-ovest europeo e sopratutto la Francia, causando la momentanea chiusura ai visitatori della Torre Eiffel a Parigi appena una settimana addietro, domenica 9 febbraio 2020 e allagamenti e vento forte hanno imperversato su tutta la Francia, mentre nell’area mediterranea persiste un caldo anomalo.
Perché parlo di caldo?
Caldo, ovvero l’assenza del freddo, con temperature fino a 15° Centigradi nel nord Italia e 22-23°C nel sud Italia, ma tutti a parlare di non preoccuparsi, che basta cambiare stile di vita, per risolvere il problema, dicono taluni, però qui non stiamo parlando di un grado, un grado e mezzo, di differenza, bensì di 20°C di differenza e così in settimana si sono registrati 21°Centigradi in Antartide.
L’estremo sud del Mondo infatti, il Continente più freddo del pianeta Terra, per arrivare ad una tale situazione termica, significa in breve che è finito il cosiddetto Effetto Frigo, ovvero la possibilità per le Calotte Polari Artica e Antartica di esportare letteralmente il freddo tramite il discioglimento dei ghiacci, che oramai neve e aria gelida pure in Europa sono confinate a nord, salvo qualche perturbazione atmosferica a mettere in pausa 2 mesi di siccità nell’area mediterranea, Italia e Spagna soprattutto.
E a concludere questo periodo siccitoso,contribuisce in questo weekend, già da venerdì 14 febbraio 2020 in Gran Bretagna e da oggi 16 febbraio 2020 in Italia, l’ulteriore nuova tempesta Dennis, con venti sopra i 150 Km/h, ma sull’Italia sarà pioggia o solamente nuvole passeggere?
Nel frattempo in Gran Bretagna già si contano le prime 2 vittime e intere città alluvionate, ma sapete perché?
Sempre per l’effetto frigo che va a mancare!
Difatti dovevano essere precipitazioni nevose, con vento ma non tempesta, peccato che oramai il surriscaldamento globale è largamente in atto e nulla più può l’effetto frigo, che pure i ghiacci dell’Artide sono già compromessi.