Blog di Gennaro Gelmini

Abbiamo una nuova disfunzione sulle condivisioni da Youtube a Facebook, a partire da agosto 2020, pure in questo mese di settembre 2020 in cui sto scrivendo il corrente articolo.

Dobbiamo partire da come nascono, si sviluppano e infine vengono condivisi video di Youtube su Facebook che presentando disfunzioni, per trovare qualche programmatore di buon cuore che vi ponga rimedio.

Di che genere di disfunzioni si tratta?

Allorquando pubblichiamo un video, o comunque un video ci piace particolarmente, solitamente andiamo a condividerlo su di un social network, magari su Facebook, però mentre alla finestra parziale che si apre per a condivisione, l’immagine di presentazione al video appare correttamente e anche sul proprio profilo viene pubblicata correttamente, però allorquando andiamo a pubblicare il video su di un gruppo, ecco che alla finestra di presentazione alla pubblicazione la condivisione funziona, poi oh, sui gruppi, appena è avvenuta la pubblicazione, notiamo che, contrariamente alla presentazione, l’immagine al video presenta uno spezzone nero in alto o in basso, con l’immagine tagliata sul suo margine opposto, cos’è avvenuto?

Certamente una disfunzione e dopo solitamente qualche giorno il link sparisce letteralmente! Il sistema ha trovato l’errore e invece di risolverlo, vi ha spazzato via il video, con notevole danno.

Ho notato che la disfunzione sta sempre più incalzando da quando hanno aggiornato il social Facebook ed è un bene l’aggiornamento, tornerò pure a scrivere di come tenerlo pulito, fatto sta però che occorrendo che qualche programmatore vi ponga rimedio appunto, descriverò punto per punto i passaggi che portano a questa disfunzione, ovvero combattere chi ci rema contro!

Ecco ciò che comporta le disfunzioni ai nostri link, indagate su questi cari programmatori, per trovare una pronta soluzione:

link con malware:

condivisioni da parte di persone terze sugli stessi gruppi del social in cui siamo assidui a fare condivisioni, che hanno sulla finestra di condivisione un link che presenta lo stesso indirizzo del link condiviso, ma notate bene, non è un link che occorre alla visualizzazione, è un link uguale, ma presente fisso sopra la finestra, a cui qualcuno ci aggiunge pure delle frecce, come ad indicazione... ad indicazione per immettere un malware da parte di chi vuole bloccarci, appare quindi un link uguale a quello della condivisione, in realtà il collegamento è indirizzato ad un altro link dal quale proviene un malware indirizzato, il vostro gruppo dove postate viene quindi hackerato da un malware troyan.

Notare che questa disfunzione si genera dapprima sui gruppi, che se sul profilo si è postato correttamente e sui gruppi no, successivamente potrebbe risentirne il link pure sul profilo, in tal caso fate la prova immediata condividendo direttamente, dal link pubblicato correttamente sul profilo ai gruppi, scoprirete che pure sul profilo in quel momento il link cambia e mostra la famosa striscia nera.

Da notare, quando l’apparato software di Windows richiede i dati di un errore, sistematicamente la linea internet salta, evidentemente all’origine, chi sviluppa malware fa pure in modo di utilizzare un metodo per evitare che l’errore venga recepito dal sistema di sicurezza di Windows e il malware annoverato tra i programmi da rimuovere, ma i dati sugli arresti anomali vengono comunque recepiti per porvi in breve tempo rimedio.

Ed ecco come possono pure svilupparsi queste strisce nere, un’eventualità reale:

Facebook si è aggiornata alla maniera in cui si condivideva un tempo su Google plus, ovvero che all’impostazione su di una finestra ad apertura parziale sullo schermo, col link da condividere, all’invio in breve il nostro link dovrebbe apparire, per le disfunzioni è semplice comprendere cosa avviene, le finestre parziali ne risentono di meno del flusso di dati continuamente vaganti per la rete internet, al contrario il flusso della rete può distorcere la pubblicazione che per questo all’immissione in pubblicazione può subirne danno.

Infine, lampante, utenti che pubblicano su vari social network, possono pure aver contratto il malware su Twitter e divenuto Facebook molto simile dopo l’aggiornamento, si sa, a siti programmati similmente, corrispondono malware simili, che trovano rapido sbocco, poiché attecchiscono alla stessa maniera come in un sito, così nell’altro e se non si spegne e riaccende il computer al passaggio tra un sito e l’altro, nella memoria virtuale temporanea può insediarsi un malware che in breve passa all’altro sito e da lì agli altri utenti.

Felice di poter ora continuare al meglio, la strada verso la verità è un pochino in discesa o almeno sembra più facile da percorrere, l’importante comunque è camminare sempre nella stessa direzione intrapresa, guardando alla cover up come ad un tempo che trova il suo termine, poiché la rivelazione disclosure vince sempre e il destino si compie, ogniqualvolta sempre con lo stupore dell’improvvisazione, come fosse la prima volta.

Un video nuovo, nell’attesa dell’evento Nibiru, al Lago di Varese, al titolo originario e link correnti:

Nibiru Planet X nell’attesa al lago settembre 2020:

https://www.youtube.com/watch?v=El5UsD3DHrU 

Buona visione, riporto il video anche qui sotto.

Col daikon abbiamo un enorme aumento produttivo per metro quadro dei campi di ravanello, il daikon è infatti un ravanello enorme, lungo, conosciuto nel nord Europa e non solo, la cucina mitteleuropea ne sa qualcosa.

E dai Gennaro, che abbiamo importanti articoli da scrivere, però per scrivere bene occorre anche mangiare bene, è allora che il ravanello daikon può servire in tavola, l’ho comprato nei giorni passati, affascinato da qualcosa di così incredibile e diverso il giorno dei nuovi video intervista sul Canale di Lambrenedetto.

Mi sto dando un gran daffare in questi giorni e avanti così, pubblicando nuovi articoli e video, a prestissimo cari amici, nel frattempo si mangia bene.

Se scrivessi come consuetudine, avrei stilato una mappa dei territori colpiti, ma sono tantissimi, in Italia, all’estero e tale sarebbe rimasta, una lista con pure l’uragano Laura nelle Americhe, procediamo invece con la constatazione degli eventi, i cambiamenti climatici coi loro danni esponenziali, classificabili come evento spinto da qualcosa, vi dicono niente gli influssi gravitazionali? Fidatevi, ne riparleremo, ci sono grandi comunicazioni in serbo.

Per ora, alle sempre più cospicue e numerose alluvioni nel settentrione d’Italia, nel meridione hanno fatto la comparsa gli incendi in nuovi focolai, un dramma che si vive sempre più spesso, un’estremizzazione degli eventi che lascia di stucco chi non era preparato al drastico cambiamento, eppure ce la faremo, l’Umanità ce l’ha sempre fatta, pure nella tempesta, ce la faremo anche questa volta, in cui il tempo scorre in fretta e siamo già al 3 settembre 2020.

Nella foto: guado per trattori sul fiume Olona.

Libertà: se le chiocciole potessero parlare vi direbbero ciò che è successo stamane, quando alzando la tapparella di casa mia, ho trovato 6 chiocciole nate e cresciute sul mio balcone, un po’ troppe, così ho deciso di ridargli la libertà, poiché da sole non si riuscirebbero ad allontanare, per il timore di rimanere senza quell’umidità di cui hanno bisogno, così le ho trasportate io nella vicina Valle Olona, ma in un posto che non ci sono le limacce, ovvero le lumache senza guscio che possono cibarsi delle chiocciole e proprio vicino al fiume c’è un posto che fa il caso loro, sono in 6, 4 di loro giravano già sotto il coperchio, nel difficile tentativo di aprirlo, altre 2 invece pensavano a fare l’amore, fatto sta tutte libere e io Gennaro Gelmini, di ritorno a casa soddisfatto, ho trovato altre 2 chiocciole sul balcone, ottimo quindi avviare un progetto di ripopolamento, ci riuscirò, ottima per loro questa giornata del 29 agosto 2020.

E ciò che scrivo si riallaccia a ciò che già stavo iniziando in precedenza, riguardo alla libertà per Annabelle, ma chi è Annabelle? In pochi lo avranno già immaginato, riallacciamoci al discorso che stavo scrivendo per saperlo tutti, eccolo qui:

fin troppo spesso sentiamo dire che ciò che è diverso va tutelato, tutelato come?

Chiuso in una teca, in modo che non possa uscirne, sarebbe questa la tutela?

Ovviamente stiamo parlando di un museo nel quale veniva custodita una bambola i cui precedenti proprietari non la seppero tenere, considerandola di cattivo auspicio, in realtà non la seppero tenere, perché non seppero mai entrare in sintonia con Annabelle, questo il nome della bambola, tra l’altro parecchio grande e se qualcosa avrete capito, tutto il resto no.

Avrete capito che si tratta di un museo di magia negli Stati Uniti d’America, ciò che non avrete capito è che tanto si schiva ciò che è diverso, quanto poi ce lo ritroviamo accanto, le persone sanno facilmente odiare e trasformare il Mondo al pari di prendersela con una bambola per alleviare le proprie pene e addossarle nello spirito che infesta la bambola, un’Umanità non sa guardare ai propri errori e orrori, che invece occorre guardare, per poter poi vivere meglio, poiché soltanto ricordando gli errori del passato si può evitare di ripeterli.

Non è la bambola che non sa stare nel contesto delle famiglie che l’hanno adottata, piuttosto erano propensi ad un mondo e modo di vivere materiale, mancando quella dedica spirituale occorrente a sviluppare un legame con lo spirito di Annabelle, spirito inquieto direte, ma gli spiriti diventano inquieti quando sono incompresi, nelle culture umane che accettano e praticano lo spiritismo, Annabelle di certo sarebbe stata sempre libera e nelle scorse settimane è avvenuto un fatto sorprendente.

Annabelle è libera!

Annabelle si è liberata!

Mentre al museo la stavano spostando dalla teca fissa nella quale alloggiava ad un’altra teca, per facilitare il trasporto verso una mostra in cui esporla, lo spirito di Annabelle è fuoriuscito dalla bambola, finalmente libero.

Ah, dimenticavo, che ne sappiamo noi di libertà, che non siamo mai stati liberi, questo non giustifica però il mettere sotto chiave una bambola spiritata, soltanto perché lei la libertà sa cos’è.

Lo considero un Segno dei tempi questo della libertà di Annabelle, il momento nel quale il desiderio di libertà per gli oppressi verrà esaudito, per tempi nuovi, nei quali non bisogna temere il cambiamento, che tra l’altro è inevitabile, piuttosto occorre prepararsi, affacciandosi al nuovo che, inesorabile, viene.

Vieni!