Blog di Gennaro Gelmini

Allorquando noi andiamo a leggere una parola o più parole, un discorso o un semplice titolo di giornale, per il significato andiamo a riferirci ad un vocabolario, un dizionario, ad un significato compiuto, un senso del discorso per quella frase con le tali parole, invece ci sono parole utilizzate che noi comuni mortali recepiamo per il loro significato originale, mentre altri recepiscono per ciò che gli è stato insegnato, analizziamo adesso la parola “rischio”.

“Rischio” compare in numerosi titoli, ma a differenza di chi lo riassume in un qualcosa di cui temere, ai soliti piani alti lo riassumono per “rischio calcolato”, ovvero nessun rischio.

Che serve a fare la parola “rischio”, a che serve?

La parola rischio occorre per tenere a freno chi va fuori dal seminato, che in una società libera, occorre mantenere tutti su di uno stesso progetto e tranquillizzare chi quel progetto lo porta fisicamente avanti.

Difatti quella parola rischio tranquillizza chi in prima persona è chiamato con le proprie forze messe a disposizione, affinché rischio non sia, affinché sia un rischio calcolato, con lo scopo di far ritornare le pecorelle all’ovile, per mantenerle assieme.

Il rischio occorre per evitare di far uscire dal seminato, ma oramai la conoscenza è tanta e tale, che ogni cruciverba trova la sua collocazione e c’è chi mangia fuori dall’ovile o non mangia affatto.

C’è una tale pressione sulle faglie tettoniche, che è evidente quanto occorra proferire la verità, che tra i numerosi terremoti di questo stesso mese di maggio 2019, non avevo mai visto una tale irruente moltitudine, ma è chiaro che in tanti, in troppi, abbiano deciso per la strada della censura, piuttosto che la strada della verità e per di più vorrebbero entro 2 anni dire basta a news come queste, per proferire soltanto news ufficiali, quali? Le news mancate! Le news mancanti!

Dopo tanto tempo, lo dico nel pieno rispetto, per una evidente ragione di chiamata alla verità, ad abbassarsi troppo, nascondendosi per nascondere la verità, poi la verità arriva all’improvviso e in un modo poco piacevole.

Comunque tra i numerosissimi terremoti che stanno scardinando il Mondo intero, quello in Perù di stamattina domenica 26 maggio 2019, quando localmente si era in piena notte tra il 25 e 26 maggio 2019, di 8.0° Richter, con sfacelo di case crollate e villaggi seppelliti sotto valanghe di detriti e in Giappone di sabato 25 maggio 2019, di 5.0° Richter, ma con epicentro non lontano dalla popolosa Tokyo, fanno pensare una situazione di qui a poco ulteriormente sconvolgente.

Ci aggiorniamo, a presto da Gennaro Gelmini.

Il 22 maggio ha sempre significato qualcosa in famiglia, il 22 maggio è una storia di famiglia, mia madre mi dice sempre che in questo giorno aveva aperto il negozio di parrucchiera a Napoli, fin quando da sposata con mio padre Giancarlo aveva cambiato residenza, andando a vivere a Milano per mettere su famiglia.

Il 22 maggio, dedicato a Santa Rita da Cascia e io sono nato proprio nello stesso quartiere del Santuario di Milano dedicato a Santa Rita, in zona Barona, una chiesa affrescata a mosaico.

Il 22 maggio è una data che compare pure sul “Libretto Istruttivo e Profetico”, il mio primo libro che editai in proprio e di cui evitai il commercio, donandolo in migliaia di copie, precedentemente alle mie lettere, precedentemente ad internet, nel continuo di 20 anni di divulgazione su cartaceo, 10 anni pure sul web.

E ieri 22 maggio 2019 io Gennaro Gelmini sono andato a Pavia da parenti, un viaggio che rispetta le aspettative, trovando ciò che pensavo, trasformando possibili incontri solamente pensati, nella realtà, di cui ne scriverò in una seconda parte, in cui sorprendentemente si intuisce che nulla avviene per caso, in questa prima invece voglio contemplare il magnifico splendore di Santa Rita da Cascia.

Infatti, imbottigliati dal traffico al parcheggio dietro il mercato, abbiamo trovato posto davanti ad una casa con la porta murata e al mercato tutti a comprare le rose per portarle alla Santa, che alla chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro c’era la Messa e in una cappella a destra la Benedizione delle rose, che nel cortile interno a sinistra, venivano poste a toccare Santa Rita e riconsegnate ai Fedeli, per una magnifica giornata di Fede e Miracoli.

Il 22 maggio, un altro giorno da vivere, un giorno speciale, così lo viviamo in famiglia.

E’ possibile discernere ed è possibile non discernere affatto gli eventi di cui da più parti del Mondo ci perviene notizia, comprendendo un rapido evolversi della situazione, che in un continuo mutevole tra acqua grondante e grandinate e movimenti tellurici, fa notare che a dire la verità ci scontriamo con l’apparenza, quella che vive bene l’attimo senza pensieri e cerca pure di toglierli agli altri i pensieri, finché questi arrivano lo stesso e in maniera grassa.

Attorniati da eventi che interessano il Mondo, ecco che la grandinata che ci ha pensato lei a bloccare l’Aeroporto Malpensa, noto scalo a nord di Milano in provincia di Varese, la settimana scorsa al sabato, liquefattasi che si è, ha scaricato talmente tanta acqua nei fiumi, che in questi giorni appena trascorsi sono esondati parecchi corsi d’acqua soprattutto nella regione Emilia Romagna, con gli ennesimi allagamenti disastrosi di campagne e città, la situazione più difficile a Ravenna, dove è esondato il fiume Ronco, noto per il suo utilizzo storico per donare movimento alle pale dei mulini ad acqua per la lavorazione del grano e altri cereali per trarne farine.

Una frana da domenica scorsa è in movimento ad Alpago, paese della provincia di Belluno e una seconda frana è in movimento a Pavana in provincia di Pistoia, causando l’evacuazione di una parte degli abitanti, soprattutto a Schiucaz, frazione di Alpago.

Infine ieri un terremoto di 7.5° Richter ha colpito l’Isola di Papua con epicentro in Papua Nuova Guinea, l’oceano si è per qualche momento ritirato, ma scossa a parte, fortunatamente non si registrano vittime o feriti relativi all’evento, che la gente che abita in zona prende le precauzioni necessarie in preparazione a simili accadimenti.

E oggi mercoledì 15 maggio 2019 io Gennaro Gelmini continuo imperterrito a divulgare, non potendo mancare, nell’attesa dell’evolversi della situazione.

Per sapere che ne sarà di noi, occorre affidarsi alla speranza, chi spera è un passo avanti e il destino gli viene incontro.

Ci sei? Confidiamo sempre che qualcuno ascolti il nostro messaggio, ciò che più conta invece è fare servizio, che puntando alla meta ci arriveremo prima.

Ed ecco il video Nuovo riguardante Nibiru, fatto sul Lago di Lugano appena l’altroieri 10 maggio 2019, che con questo articolo condivido pure qui sul blog, che in questo mese di maggio 2019 ne vedremo parecchi di fatti legati ai cambiamenti climatici e Nibiru Planet X, conosciuto anche coi nomi di Marduk e altri nomi fino dall’antichità, ma sempre lo stesso pianeta Nibiru, da Gennaro Gelmini una buona splendida visione, siamo già al 12 maggio 2019 e il tempo non attende.

Il video è qui sotto e ad esempio al link:

https://www.youtube.com/watch?v=O8N7N73tH70