Blog di Gennaro Gelmini

Dai, dai che ci arrivi, come sarebbe a dire non sai perché? Dai, spremi le meningi, che ci arrivi anche tu, se vuoi ti scrivo una filastrocca a tal proposito, così te lo ricordi meglio.

Ah, che carattere che ti è venuto Gennaro, quasi non ti riconosco più!

E non devi riconoscermi, che io non sono io e tu non sei tu, siamo soltanto i personaggi di una storia che va avanti e so come va a finire.

Perché, come va a finire?

Va a finire che d’improvviso diventiamo ricchi.

Grazie alle nostre conoscenze scientifiche diventiamo ricchi?

Ma che, no, grazie ai soliti intrallazzi, la società ha sempre bisogno di facce nuove da collocare, del nuovo che avanza.

Certamente, allora andrà bene!

Ma che, il nuovo che avanza, avanza così tanto da essere buttato nel cesto dell’umido, come le ossa delle alette di pollo dell’altra sera.

Ah, ma allora non stai al patto!

Si, l’altra volta me ne sono andata senza concludere, ma stavolta Gennarino cerca di trovarti una bella Susa e in fretta, che io non posso restare per molto, che già tua madre si è accorta della mia presenza e ciò non mi sta bene, da un po’ è diventa possessiva nei tuoi confronti, ti controlla!

Ma che mi controlla, piuttosto hai detto bene, si deve essere accorta di te, troppo presto, troppo presto si è accorta di te, ecco.

E non dimenticare il patto Gennarino, che io ho il pieno controllo su di te.

E tu non dimenticare Ofelia, che se io non venivo a prenderti al cimitero, tu saresti ancora là.

Esatto Gennaro, dobbiamo metterci d'accordo.

Gli accordi sono già stati siglati Ofelia, o forse non te ne ricordi? Oppure non te ne vuoi ricordare?

Io devo trovare una fidanzata da mettere incinta, fare un matrimonio riparatore, poi nascerai tu, figlia mia.

Si, ma fai presto Papà, che io non posso restare a lungo.

E’ già stato tutto organizzato dal destino Ofelia, di che ti preoccupi? Piuttosto devi sapere una cosa importante, ciò che hanno deciso gli Dei per te.

C’è qualcosa che io non so papà? Me lo devi dire, non riesco a capire come faccio a non saperlo, dato che io sono in te.

Perché è accaduto prima che tu fossi in me, molto semplice, ecco, ho fatto il rito della bambola, per cercare il responso e l’ho trovato, in base a ciò tu potresti nascere anche maschio!

Ricordi la bambola rotta, quella con soltanto la testa? Or bene, un soprammobile fatto di fiori in porcellana di Capodimonte si era rotto e ho combinato i due, ho inserito la testa della bambola in un fiore di porcellana, così da creare una bambola nuova, che sei tu che torni in vita, però il fiore era un fiore... azzurro, è un fiore azzurro! Ciò significa che potresti nascere pure maschio, ovviamente per noi due ciò è insignificante, maschio o femmina, l’importante è che nasci!

Si papà, ma devi trovare al più presto una bella Susa, una bella botta e via!

Se inizi a parlare in modo così vile, recedo dal contratto, mi faccio Monaco di clausura e tu te ne torni al cimitero da dove sei venuta. Poi un giorno mi dovrai spiegare perché parli pure in dialetto, ma si, comprendo appieno, tu eri nata nell’altra vita 100 anni or sono, il dialetto era lingua comune a quei tempi, come per le parole in inglese oggigiorno, ok, bene così, l’importante è che ci capiamo, però con me cerca di parlare correttamente in italiano. Io e te dobbiamo far credere di essere la stessa persona, almeno finché non trovo la donna giusta.

Si papà, ok.

Ah, bene, vedo che adesso ti sei già rifatta col linguaggio corrente, del giorno d’oggi.

Si papà, ma tu trova una bella Susa e al più presto anche.

Come non detto Ofelia, come non detto...

Discorso padre-figlia del 22 dicembre 2019, io Gennaro Gelmini la mattina dopo, 23 dicembre 2019, indagando su quel “Susa” che non comprendevo appieno, ho trovato che Susa era in riferimento a Susanna, una donna descritta nella Bibbia, nell’Antico Testamento, nel Libro di Daniele, molto acculturata quindi Ofelia, questo lo so bene, non posso negarlo, Susa in questo articolo è in riferimento ad una bella e brava ragazza, una signora adatta.

Foto del Cimitero Monumentale di Milano in data 4 dicembre 2019, articolo pubblicato oggidì 20 gennaio 2020.