Gennaro Gelmini reporter dall’alluvione, una testimonianza palese, in – volontario reporter pure senza esserlo, ho i piedi dentro l’acqua e non me ne lamento, mentre strada e piazza allagate fanno da scenario e il pontile dei natanti dei privati, che accompagna l’andamento del livello dell’acqua tramite delle sottostanti camere d’aria, si è innalzato, che resta inagibile poiché ricoperto dall’acqua nella sua parte iniziale, più bassa di quanto con l’inondazione si è raggiunto.
2 frane bloccano una la strada statale del Lago Maggiore, sulla sponda piemontese, per il confine elvetico tra i paesi di Cannobio e Cannero, tornando in servizio come nel periodo estivo per i turisti, a fare tappa ai rispettivi moli i traghetti tra Verbania e Locarno, la strada statale infatti, poiché la frana continua a muoversi, resterà inagibile per almeno 2 settimane; l’altra frana a Lozza in provincia di Varese, ovvero la recente frana è tornata a cadere sulla strada per Varese.
In Emilia Romagna l’alluvione ha sommerso i paese delle foce del fiume Po, ancora per almeno qualche giorno sgomberati.
Mi trovo spesso in questi giorni sul Lago Maggiore, a darvi testimonianza di quanto accade, nell’intanto che in Italia, a Genova hanno collassato 2 mura cittadine sopra molteplici automobili parcheggiate, piovendo in città 16 ore ininterrotte, un massimale mai toccato così prima d’ora, a Milano era parzialmente bloccata da infiltrazioni d’acqua la rete metropolitana qualche giorno fa, nel Lazio a sud di Roma e in provincia di Latina, varie zone agricole risultano allagate.
L’alluvione sembra conclusasi già da tempo, finendo di piovere e quindi potendo rientrare a giorni il lago nel suo greto, faccio sopralluoghi come e dove possibile, prossimamente da Gennaro Gelmini.