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29 febbraio 2024 4 29 /02 /febbraio /2024 19:17
La canzone italiana è libera? Dipende dallo sponsor

Nelle scorse settimane si è svolto il Festival di Sanremo, nell'arcinota località della Liguria e addirittura pur di seguirlo, per il pubblico del Teatro Ariston, dove il Festival si svolge, è stato pure organizzato un treno diretto speciale da Roma a Sanremo.
Il Festiva di Sanremo si è svolto come d'abitudine, finché sono state affrontate le tematiche che opprimono questi giorni, coi conflitti senza pace, allora lì è scoppiato un poco il putiferio, con chi diceva che era un fuori tema, come se si potesse parlare soltanto d'amore.
La libertà? Dipende dallo sponsor, che allorquando uno sponsor detiene il debito italiano, poi dal denaro che ne ricava investe in ciò che hanno già in precedenza organizzato di investire, fondi che sono nati proprio appositamente per questo, quindi lo sponsor vuole darci un'occhiata ai testi delle canzoni e a ciò che i cantanti dicono, che alla fine i soldi ce li mette lui.
Unica possibilità per essere liberi è scegliersi lo sponsor e il festival, che all'inizio non crediate, non pagano!
Ricordo quando io Gennaro Gelmini mi iscrissi per 5 anni alla Società Italiana degli Autori ed Editori Siae, che poi facevo con vari artisti dei concerti gratuiti e bisognava chiedere così: "ma un bicchiere d'acqua ce lo date?"
Il modo per essere liberi allora qual'è?
Semplice, come ho detto è scegliersi lo sponsor! Anche se è lo sponsor che viene da noi e noi, già conoscendolo, possiamo sapere cosa vuole e non vuole da noi.
Noi, già conoscendolo, possiamo credere in ciò in cui lui crede, senza dire che è amorevole, dire che è giusto.
Per questo i capi, quando scelgono, vanno sul sicuro, da persone già preparate all'occorrenza, che sapranno dire si.
In un Mondo in cui la popolazione vive globalmente assieme come non mai prima d'ora, nessuno rimane senza un perché, Inferno e Paradiso, ogni cosa fa parte dell'esistenza, bruttezza e bellezza e che ne sai? Amare e non amare, se non ti esponi non le conoscerai, fare e disfare, fare si, ma se non demolisco, poi dove costruisco? Solitudine o inquietudine, che stare assieme è bello, però occorre comprendersi e infine presente o futuro? Meglio vivere proiettandosi nel futuro, in modo tale che, quando arriva, già lo sai accogliere, altrimenti mai saprai andargli incontro se al presente rimani ancorato.
Nella foto: associazione culturale senza uno sponsor.

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