Un’intera costa è rimasta invischiata nella sabbia di un’onda anomala alta 6 metri, per fortuna, analizzando l’evento, si nota che la sabbia, per il suo peso, si è immediatamente depositata, evitando ciò che succede per il fango, che scorre assieme all’acqua, questa differenza sostanziale ha fatto si che i detriti si accumulassero a breve distanza dalla costa, consentendo un minor danno, inoltre, per i granelli di cui è formata, la sabbia si asciuga, almeno parzialmente, in fretta, diminuendone così il peso, oltreché la consistenza minore rispetto al fango, solitamente argilloso, per un relativamente più facile asporto, purtroppo sempre molto faticoso per disastri di simili grandi proporzioni, infine dovendosi calcolare la maggiore abrasione che la sabbia riesce ad effettuare.
L’abbiamo scampata, la vita che vuole la vita, un articolo tecnico questo, con nella foto sopra un canale, a compendio di quello precedente al link http://gennaro-gelmini.over-blog.it/2015/02/onda-anomala-tsunami-di-6-metri-a-ravenna.html .