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8 luglio 2014 2 08 /07 /luglio /2014 00:54

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“Nelle settimane a venire agiremo”: parole che potrebbero suonare strane e ancora strane, agire come? Come? Che preoccupazione, quante volte ho detto, e non certo in normalissime giornate, ma dinnanzi alle prove della vita, che “Gennarino non cambierà mai”, quindi agiamo con metodo, azione quadriennale in rotazione, fare il bene e naturalmente per riuscirvi stare fuori dagli eccessi economici.

Partiamo dall’inizio, a 3 anni fa, quando mi offrirono un lavoro come operaio, però non accettai poiché avevo un sentore strano, come mai già altri prima di me, persone disposte a fare qualunque lavoro purché serio, avevano rifiutato? Come mai la fabbrica in questione non richiedeva lavoranti alle agenzie di lavoro? La questione era se non volessero richiederne o se non potessero richiederne, poiché occorre sapere che aziende che hanno avuto gravi lacune nella sicurezza sul luogo di lavoro, non possono richiedere lavoranti alle agenzie del lavoro e siccome qualcosa ne capisco pure io, non accettai e nessuno mi disse che non avevo voglia di lavorare, capirono benissimo, poi trovai lavoro, ma a tempo parziale.

Vi scrivo queste cose perché l’operaio che ha preso quel posto di lavoro che avrei dovuto prendere io, ha avuto un incidente, sul lavoro appunto, e non è più tra noi, salendo aimè in cielo e oltre al grande dispiacere, ciò che è successo fa riflettere sulla precarietà della vita, oltreché potevo esserci io al posto suo: andare a lavorare e non tornare, dilemma irrisolto.

La grave perdita fa riscoprire quanto occorre non perdersi, non è un gioco di parole, è realtà dei fatti, riscoprite la verità, distogliersi dalle apparenze, vivete la vita nella bellezza della semplicità.

Me medesimo Gennaro Gelmini, nel continuo di ciò che sto facendo, divulgare, trovo così nuovi perché d’azione e ce n’è bisogno, che un nuovo evento tellurico fa recepire quei terribili terremoti delle settimane trascorse come indici di un più cospicuo movimento di placche tettoniche, alla stregua di geologicamente enormi slittamenti della crosta terrestre, difatti appena ieri lunedì 7 luglio 2014 hanno sciamato i terremoti di 7° Richter con epicentro a largo delle coste del Messico nell’Oceano Pacifico, immediatamente ritoccato in 6.9° Richter, ritoccando così la casistica, che di terremoti del 7° e oltre non ne accadono molti così, e va bene, tenetevi pure quello 0.1° Richter, ciò non toglie l’apprensione per la costa ovest degli Stati Uniti d’America, una logica conseguenza, senza discredito per un’azione divulgatrice che è concretizzante.

 

Ciò che si mostra apertamente è un successivo terremoto di 6.2° Richter avvenuto sempre il 7 luglio 2014 nella vicina Guatemala, con almeno 5 vittime a causa dell’epicentro situato sulla terraferma; gli antipodi di questi terremoti sono da ricercarsi nel sisma di 4.3° Richter avvenuto in California, USA, il 5 luglio 2014, come numerosi altri terremoti che si descrivono nel Circolo Polare Artico e Antartico, che sono in aumento, senza che nessuno stavolta possa opporre il contrario.

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Published by Gennaro Gelmini

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