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5 febbraio 2012 7 05 /02 /febbraio /2012 17:24

Tra le norme comportamentali da tenere, secondo l’ufologia ufficiale, nel caso riusciate a vedere un disco volante toccare terra, è quella di “non avvicinarsi troppo perché potrebbe essere pericoloso”, invece me medesimo, seppure debbo per forza declinare ogni responsabilità per evitare contestazioni di ogni sorta da quelle persone che, genericamente parlando, i problemi se li vanno a cercare, siccome presto avremo il contatto con le Creature extraterrestri, per una più rapida conoscenza di usanze e stili di vita pressoché sconosciuti, iniziamo con questi rotocalchi di cultura extraterrestre descrivendovi da principio innanzitutto la loro cucina, per ogni cosa che vi dirò esiste anche un motivo logico per il quale usi e costumi si siano evoluti in una certuna maniera, difatti troviamo influenze nel settore culinario extraterrestre derivate dalla natura del territorio abitato e delle Creature stesse.

A parte il fatto che parte delle Creature extraterrestri, diretti discendenti delle Creature anfibie, hanno la particolarità di poter evitare di mangiare per lunghi periodi o addirittura di ibernarsi fino ad appositi momenti predeterminati, allo stesso tempo una parte più consistente ripetto all’alimentazione umana riguarda l’assimilazione degli zuccheri, due quindi i prodotti commestibili più assimilati sugli altri pianeti abitati da Creature i cui progenitori erano anfibi, innanzitutto i cereali, coltivati nelle varietà e specie più disparate, ma notizia errata è quella secondo cui il grano sarebbe anche in tali pianeti il più coltivato, perché di gran lunga più coltivato è un incrocio rassomigliante a metà tra l’avena e il grano saraceno, che per conoscerne il nome vi rimando ad uno dei futuri articoli che presto farò, dovete solamente lasciarmene il tempo, dato che adesso sono preso anche ad elaborare nuovi scritti cartacei di cui non possono tardare l’adempimento, il grano risulta meno coltivato per colpa dell’elevato tasso di umidità che ne comprometteva il raccolto, parlando al passato poiché da tempo immemore la loro tecnologia ha saputo fare fronte ad ogni evenienza, ma non certamente ai gusti in cucina, rimasti diversificati da quelli terrestri o, per meglio dire, non subentrati sulla Terra ai tempi in cui l’uomo iniziò a fare vita stanziale e in taluni casi accantonati a favore di altre coltivazioni; in taluni casi delle essenze vegetatali sono state portate sulla Terra dalle Creature extraterrestri al fine di consentire l’evoluzione umana anche attraverso nutrimenti assimilabili più velocemente e con maggiore facilità, in altri casi per una più facile e cospicua coltivazione, comunque sempre a fin di bene.

Nelle graditissime preparazioni dolciarie extraterrestri gli ingredienti sono genuini, ma senza l’utilizzo di alcool o alcolati tramite l’immissione di bevande alcoliche nel dolce e senza l’utilizzo di melassa (denominata anche melasso), in quanto non gradiscono gli alcolici ed evitano l’utilizzo di ingredienti meno pregiati che, come la melassa, viene rilasciata, assieme ad altri scarti agricoli, nelle polle d’acqua, innumerevoli distese d’acqua stagnante a temperatura costante dove le varie popolazioni di pesci e alghe, trovando un habitat ideale, sono sempre in sovrannumero, immaginerete quindi, e così è, che una parte consistente dell’alimentazione delle Creature extraterrestri preveda pesci e alghe commestibili: i pesci sono dotati di tre lische per riuscire a nuotare nelle acque stagnanti con meno sforzi, per questo viene sovente pulito meccanicamente, le alghe contengono vitamine e donano agli alimenti il gusto chiamato "umami".

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Published by Gennaro Gelmini

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