Principe: affidami i tuoi pensieri, sai che posso farlo, li conserverò e poi al momento opportuno te li darò nuovamente, hai fatto bene a contattarmi;
Gennaro Gelmini: di te so che a darti i miei pensieri, di certo me li restituirai quando te li chiederò indietro, mentre sai, altri direbbero che per il bene certe cose andrebbero dimenticate;
Principe: invece tu ti fidi di me come Nessuno;
Gennaro Gelmini: eh, eh, ti piace scherzare, lo so bene che Nessuno è uno dei nomi che ha tuo padre, è quindi un gioco di parole il tuo, io mi fido come tanti altri che hanno scelto lo stesso;
Principe: noi stiamo vicini al tuo desiderio di voler divulgare fino all’ultimo giorno e per fare ciò avevi bisogno di non avere pensieri negativi per la testa, dedicandoti così a quanto occorre, a Nibiru e al tempo che dedichi a noi;
Gennaro Gelmini: pensa se comprendessero che tra sopra è sotto siete della stessa famiglia, che direbbero;
Principe: se soltanto volessero, ci arriverebbero;
Gennaro Gelmini: pensa alle prime volte li sotto, quando chi mi riconosceva domandava che ci facessi, mi hai dovuto dare uno dei tuoi fissi e soltanto per indicare che lì io potevo starci, in caso contrario la Creatura si sarebbe messa a sibilare, che carina, piccola, paffutella, pelosa e con le orecchie a penzoloni, pronta a rizzarle per l’ascolto, ti ringrazio anche per quegli spiriti che mandasti a mia protezione, per il carattere tenace che hanno;
Principe: tu venisti a noi per vie traverse, ma è proprio questo che ci ha fatto incontrare, il tuo distacco da chi consideravi ingiusti, il tuo legame con chi consideri giusto, è stata una tua scelta;
Gennaro Gelmini: avrei voluto che i miei simili fossero come me in quanto a carattere, ma non poteva andare così, in tal modo ho conosciuto delle Creature eccezionali;
Principe: ora vai Gennaro e divertiti;
Gennaro Gelmini: certamente Principe, conta su di me.