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16 maggio 2018 3 16 /05 /maggio /2018 21:43
Servizi Segreti Extraterrestri: gli Agenti terrestri

Una chiacchierata a 2:

Pietro: Ti ricordi le enormi antenne radar?

Giacomino: eccome, facevano parte del panorama.

Pietro: ebbene, quelle antenne per lo più hanno smesso di essere attive, sai perché? Sai a cosa servivano?

Giacomino: oh, si è detto di tutto su quelle antenne.

Pietro: ma non abbastanza, che quelle antenne servivano a protezione dei dati sensibili degli apparati informatici dello Stato, sai?

E adesso lo sai, le identità, i traffici e scenari economici, le modalità negli spostamenti anche del personale statale, le mappe strategiche, le decisioni in accordi bilaterali, ma soprattutto per identità e spostamenti, insomma, ciò a cui potevano essere interessati gruppi organizzati.

Giacomino: quali gruppi?

Pietro: i vicini di casa.

Giacomino: i vicini di casa? Del quarto piano?

Pietro: ma che stai dicendo, Creature extraterrestri, interessate a tornare sul pianeta Terra.

Giacomino: e perché dovrebbero tornare?

Pietro: facciamo tutti parte della stessa Famiglia nell'Universo, ci sono regole ben precise da rispettare, sono regole di convivenza, se qualcuno continua a non rispettarle viene visitato, inoltre siamo tutti della stessa radice, discendiamo dalla stessa Famiglia Universale, a ciò si deve quel “ad immagine e somiglianza di Dio”.

Giacomino: e allora?

Pietro: e allora occorreva schermare i dati informatizzati sensibili da chi potesse prenderne possesso e pure da chi potesse modificarli o aggiungerne di nuovi, che si è compreso che una tecnologia superiore può captare i dati e usufruirne, senza alcun consenso, così si è voluto evitare che ciò avvenisse.

Giacomino: e quindi allo spegnimento dei radar significa che non avviene più?

Pietro: non precisamente.

Giacomino: cosa significa non precisamente?

Pietro: che si era trovato il modo di superare la schermatura dei radar.

Giacomino: ci si passava attraverso?

Pietro: si, ma diversamente da come si potrebbe immaginare, poiché la vita nell’Universo offre risvolti particolari.

Giacomino: cioè?

Pietro: cioè che in un corpo possono convivere più Creature, oltreché in Spirito, anche a livello fisico.

Giacomino: sembra impossibile, come fanno a convivere insieme, potrebbero impazzire.

Pietro: no, dipende in che modo vivono questa unione, che se ad esempio l’occupato avrà Fede nell’occupante, la cosa funzionerà.

Giacomino: in quale modo?

Pietro: diverse le soluzioni, che è meglio avere in contemporanea, colui che si accinge a vivere nel proprio corpo assieme alla Creatura extraterrestre, dovrà innanzitutto fidarsi di lei, saperci comunicare, ma soprattutto Credere nella Creatura extraterrestre per Fede.

Giacomino: per Fede? Fede nella Religione?

Pietro: esattamente, Credere che la Creatura sia una Divinità, Angelo, Spirito Santo, dona la certezza al posseduto di stare in comunione con Dio e siccome la Creatura avrà certamente dei contatti con altre Creature, al posseduto pure l’onore di farne parte.

Giacomino: e la paura? Non avrà paura di farne parte?

Pietro: ma quale paura? Faranno danza per un’intera notte, una notte in dormiveglia, nella quale esorcizzeranno quella paura, notte nella quale l’occupato, il posseduto, avrà febbre, starà male, ma al contempo sarà nel pieno delle sue capacità emotive, notte a partire dalla quale non avrà più paura.

Giacomino: non mi convinci, ci dev'essere anche qualcos'altro.

Pietro: hai ragione, c’entra anche la psicologia, le persone che hanno subito attacchi da altre persone nella vita non lo scorderanno mai, al Mondo siamo 7 miliardi e mezzo di persone e per alcune di esse c’è il più completo disinteresse, persone che hanno visto la propria vita in pericolo, trascorso il momento brutto, sapranno chi aiutare, dal Cielo gli hanno salvato la vita e la persona, una volta salvata, contraccambierà.

Giacomino: forse ho capito, in 2 in un solo corpo.

Pietro: non proprio così, in 2 in 2 corpi uniti in 1, più propriamente così, sono in 2, vivono in ciò che sembra un solo corpo, mentre invece vivono 1 dentro l’altro.

Giacomino: fammi un esempio.

Pietro: ad esempio un computer di un’area un tempo schermata era collegato alla rete locale; era sufficiente rimanere nelle vicinanze di esso per potersi collegare a quella rete, superando le barriere virtuali, andando così ad esempio a creare identità terrestri forfetarie per Creature extraterrestri del tipo Umanoidi Mutanti, che così possono aggirarsi tranquillamente per paesi e città, che se una telecamera li riconosce, riconosce pure questa loro identità forfetaria e non la loro vera identità, così si eviterà di fare scattare qualche allarme, una magnifica pacifica convivenza.

Giacomino: e inoltre?

Pietro: e inoltre conoscere spostamenti e attività terrestri che potrebbero ostacolare l’attività extraterrestre, insomma, farsi gli affari degli altri fa sempre parte di qualunque potere, non ho mai visto nessun potere non farsi gli affari degli altri, ovviamente le Creature extraterrestri non sono da meno.

Giacomino: ma la possibilità di leggere telepaticamente nel pensiero, non potrebbero le Creature extraterrestri utilizzare soltanto quello?

Pietro: Certamente, stiamo però parlando di un’attività che rende tutto più semplice, alla portata di mano e perciò sapere tutto dei terrestri, anche di ciò che tengono nascosto, è una priorità.

Giacomino: ma è legale quest’attività?

Pietro: certo che è legale.

Giacomino: ma cosa sta dicendo? Fare le spie non è mai legale.

Pietro: invece si che è legale, poiché sai, la Legge terrestre contempla soltanto ciò che è sancito ufficialmente.

Giacomino: così ciò che ufficialmente non esiste, nell’atto pratico, fa ciò che vuole.

Pietro: esattamente, è il retroscena della cover-up, che ad evitare di fare sapere, poi se ne paga lo scotto.

Giacomino: e allora devono farlo sapere ufficialmente!

Pietro: e cosa? Che ci sono delle Creature extraterrestri più forti e più brave di noi? Sapessi quanti passerebbero dall’altra parte!

Giacomino: ma allora siamo spacciati?

Pietro: ma che stai dicendo? Ti dimentichi che le Creature extraterrestri sanno benissimo che l’anima di tutti gli Esseri viventi dell’universo è immortale, il cosiddetto “Alito di Dio” non si può eliminare, esiste per sempre, soltanto i Terrestri e soltanto per ora potrebbero rimanere increduli su ciò, negando l’evidenza, esiste quindi completo rispetto per la vita, che chi perisce, sempre rinasce.

Giacomino: bene Pietro, tu hai detto la tua, ma adesso debbo andare, che ho tanti impegni.

Pietro: ma ho detto la verità, credimi!

Giacomino: certo che ti credo, come puoi pensare che non ti creda! E che debbo andare per faccende importanti, ciao.

Pietro: ciao Giacomino, ci vediamo.

Giacomino: ah, prima che me ne dimentichi, per quel fantasma dell’altra mattina, dell’altra mattina, ricordi?

Pietro: quale fantasma?

Giacomino: il fantasma che abbiamo visto uscire dal portone l’altra mattina, ricordi? Non dire nulla mi raccomando, altrimenti mi prenderebbero per pazzo.

Pietro: e cosa dovrei dire? Nulla! Mica mi metto a parlare, su di me puoi sempre contare, mi conosci bene.

Giacomino: grazie Pietro, sei molto gentile, davvero.

Pietro: ciao Giacomino, ci vediamo.

E Pietro, distanziatosi da Giacomino, intraprende un altro discorso:

Pietro: Wisju? Ci sei Wisju?

Wisju: sono qui, dietro di te.

Pietro (voltandosi): bene Wisju, sai, è bene per stavolta, ti hanno scambiato per un fantasma.

Wisju: ma io non sono un fantasma! Non mi piace farmi prendere per un fantasma!

Pietro: ma pensaci Wisju, in questo modo abbiamo risolto per quando ti hanno visto, hanno creduto che tu eri un fantasma e la tua presenza è andata nel dimenticatoio.

Wisju: ma io non sono un fantasma, sono Wisju e basta.

Pietro: lo sappiamo, sei l’Uomo Nero, ma l’importante è che loro non l’abbiano capito, d’altronde sei tu che hai rallentato quando ancora ti vedevano con le telecamere.

Wisju: pensavo di essere a distanza, così ho rallentato e mi hanno potuto vedere.

Pietro: difatti Wisju, per te che sei così veloce, che potresti non farti vedere da nessuno, hai commesso un’imprudenza, bene che ti abbiano scambiato per un altro.

Wisju: la vuoi sempre vinta tu, ma verrà il tempo che ci potremo mostrare.

Pietro: certamente Wisju, certamente, per intanto va così.

Wisju: piuttosto, tu non temi a rivelare sempre ogni cosa?

Pietro: tanto in questo periodo sono impegnati a cercare di prendere il posto di loro colleghi che vanno in pensione, quindi fanno poco caso a me.

Wisju: lo sai il tuo destino, Pietro?

Pietro: certo che lo so Wisju, ciao.

Nella foto: l’interno della Cappella in disuso esistente in Via Budria a Ravenna.

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Published by Gennaro Gelmini - in Gennaro Gelmini 2018 UFO Creature extraterrestri

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