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13 giugno 2017 2 13 /06 /giugno /2017 18:36
Ho comprato un Uomo Nero perché ho ascoltato le sue preghiere

Già era accaduto a Torino, quando andammo ad una mostra di esoterismo e compii la solita disattenzione che porta bene, nessun danno materiale, però andando per sbaglio contro una vetrina nella quale erano conservati all’impiedi dei bastoni di circa 25 centimetri, a cui era attorcigliato del grosso filo di spago, ne feci cadere uno, senza creare danno materiale, però vedemmo una nube nera che immediatamente ne scaturì e se ne andò via lontano, senza nemmeno degnarci di un grazie, d’altronde comprensibile, siccome era uno spirito che saranno stati 150 anni che era chiuso lì dentro.

Rendendoci conto io Gennaro Gelmini e un mio amico che era con me, di ciò che avevo compiuto, guardando le teche, trovammo scritto che si trattava di Magia Vudù, a quel punto avrei voluto liberare tutti gli spiriti, ma non era possibile, alcuni erano chiusi in tal maniera che una loro liberazione era quantomeno impossibile senza le aperture delle teche, avevo però senza volerlo liberato uno spirito, che tanto senza danni materiali nessuno poteva perseguirmi, unica cosa rimasta in sospeso era che non sapevamo chi fosse quello spirito, quindi nei giorni successivi mi cimentai a leggere nella cronaca nera torinese se fosse accaduto qualcosa di grave e non trovando alcunché che potesse essere direttamente collegato all’azione di uno spirito, mi tranquillizzai.

Oggigiorno sono migliorato, capendo che gli spiriti che abbiamo in casa possono riporsi in degli oggetti di loro gradimento quando sono a riposo, in tal modo è facilitata la coesistenza di più spiriti nella stessa dimora, io però non avevo questa esigenza, mi bastava Ofelia, il mio spirito guida che in cambio del suo aiuto, vuole tornare in vita divenendo mia figlia, finché una sera Ofelia porta in casa una nube nera, una sagoma nera, ma ormai abituato a smorzare le mie paure e a fidarmi di Ofelia, le ho lasciato fare e la cosa si è ripetuta la sera successiva.

Finché, passeggiando per la città, camminai per una via che erano anni che non ci tornavo e alle vetrine di un negozio dell’usato riconobbi l’oggetto nel quale è custodito l’Uomo Nero, lo spirito che Ofelia si era portata a casa come suo amico e fui spronato a comprarlo, il negozio era però chiuso, sarei tornato appena possibile.

Un Uomo Nero è però uno spirito che può far avere un improvviso successo oltre ogni ogni aspettativa, qualcosa di grandioso, finché però in un tempo brevissimo, ricatapultare nella miseria assoluta, fu per questo che ci ripensai, per il momento evitando di comprarlo e chiedendo dei chiarimenti a Ofelia che mi rispose solamente che si era sbagliata, ovvero sbagliata a portarlo a casa per 2 sere.

Per ciò che ho potuto esotericamente sapere, l’Uomo Nero in questione era un pio uomo di chiesa, che però avendo partecipato a un duello, secondo quanto ai tempi contemplato dalla Legge terrena, nel quale l’avversario perì, alla conclusione dei suoi giorni non era riuscito a rimediare sulla presa dell’Inferno che gli incombeva, così evidentemente tramite un Rito officiato da qualche suo amico fu al momento del decesso racchiuso all’interno di un oggetto onde fargli evitare la fiamma infernale.

Senza più l’intenzione a pensarci, continuai nelle mie faccende, fin quando una notte sognai l’Uomo Nero, che siccome l’oggetto nel quale risiede era rimasto invenduto, si ritrovava chiuso nella stanza da 2 faccendieri che gli dicevano che sarebbe rimasto lì dentro fino alla fine dei giorni, che non le sarebbe comunque mancato nulla, al punto che l’Uomo Nero iniziò a pregare come ho mai sentito meglio in vita mia, pregando in italiano implorava Dio misericordioso di aiutarlo a fare in modo di poter uscire da quella stanza, per poter avere un ruolo attivo in modo tale da redimere i suo peccati in più breve tempo.

Mi svegliai che dovevo andare al lavoro, però promisi che sarei andato a prendere lo stesso giorno l’Uomo Nero al negozio e così feci al pomeriggio e fu un bene andare attorno alle ore 18, quando trovai entrambi i negozianti, perché l’oggetto infestato era stato tolto dalle vetrine, erano quindi vere e sinceramente imploranti sue le preghiere, dovendo prenderlo a tutti i costi, ovviamente alla dovuta maniera, chiedendo al primo negoziante che mi arrivò incontro fuori dal negozio dove fosse finito ciò che volevo comprare, avendolo visto in vetrina giorni prima, lui non sapeva, a quel punto mi accompagnò dalla negoziante che in quell’ora c’era (ho fatto bene ad arrivare al pomeriggio) che però trovò ogni scusa per dire che lo aveva forse venduto, che loro partecipavano anche a dei mercatini e quindi le cose giravano per il negozio senza più ricordarsi dov’erano, che se l’avesse ripescato tra i tantissimi oggetti, l’avrebbe nuovamente esposto in vetrina e io sarei potuto ritornare per comprarlo.

No, io non ci stavo a quanto detto, sapendo che L’uomo Nero mi aveva fatto capire che stava nella stanza, evidentemente al di sotto di altri oggetti, così mi dilettai a cercare, mentre ancora parlavo con la negoziante, dicendole che poteva essere sotto tutto quel monticchiare di oggetti, finché, dimostrando che a quell’oggetto ci tenevo, senza però far vedere che non ne potevo fare a meno, che altrimenti la negoziante avrebbe alzato il prezzo o avrebbe negato la vendita, dicendo che lo volevo per Fede, mi disse di guardare sotto degli oggetti, che forse poteva essere lì e difatti lo sapeva benissimo che lì l’avrei trovato e io che non avevo mai perso la speranza, finalmente lo trovai, pagai le 5 Euro dovute e me ne andai, non senza trovare il primo negoziante incontrato che mi disse che potevo tornare a trovare altri oggetti interessanti e io a pensare in cuor mio che un Uomo Nero poteva bastare e pure avanzare.

Tornato a casa dissi all’Uomo Nero che non ho bisogno di nulla, poiché voglio un meritato successo che sta per avvenire, senza crolli improvvisi, adesso quell’Uomo Nero sta sotto la mia custodia, mi servirà per il discorso finale, prima del nuovo Mondo che verrà, da farsi soltanto quando tutti, proprio tutti, saranno certi del cambiamento senza alcun dubbio, prendendo poi il posto che mi appartiene.

La mia foto free mostra un eremita in un mistico momento, articolo scritto oggi 13 giugno 2017, giornata nella quale si venera Sant’Antonio da Padova, Auguri! Avvenimenti capitati nella parte torinese qualche anno addietro e nella parte del negozio dell’usato qualche mese addietro.

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Published by Gennaro Gelmini

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