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10 aprile 2017 1 10 /04 /aprile /2017 22:18
L'accettazione del diverso: Camille Claudel

Camille Claudel è la degna rappresentante di quel Mondo di libertà cercate e trovate che la vita dona, che trascorsa la fanciullezza, Camille sviluppa l’atteggiamento disinvolto a pensare liberamente come più si sente, divenendo una prorompente scultrice di bellissimi e disnudi Angeli che la rendono felice, senza chiedere altro.

Ed è proprio questa mancanza che la rende diversa dai suoi contemporanei, ci troviamo a quell’epoca nella Bell’Epoque degli inizi del 1900 e come d’altronde nei secoli non si è mai voluto ammettere, sempre si è fatto, le persone diverse nello stile di vita, a parole godono gli stessi diritti della massa di persone che vanno tutte in un senso, le une dietro le altre, nella stessa direzione, ad avere gli stessi schemi vitali, a credere che fumare e bere sia tanto diverso dagli altri, mentre stanno facendo le stesse medesime cose di tutti gli altri, come diceva Camille, a meno che se ne voglia uscire da questo contesto, per approdare agli Angeli appunto.

E ciò non andava bene, al rispetto non si è mai dato rispetto, il rispetto è soltanto formale, sulla carta, purtroppo è per davvero così, perché una donna che decide di pensare alle sue sculture di Angeli, anziché fare la buona massaia mettendo su famiglia, si nega ogni bene, sono parole sprezzanti, speriamo non sia mai così, però purtroppo abbiamo le prove di ciò nella vita di Camille Claudel.

Camille, vissuta nella Francia della Bell’Epoque, un periodo tanto liberalista, dove poteva sembrare che ci fosse posto per tutti, per ogni voce di pensiero, si trovò presto al confino.

Camille Claudel, nata l’8 dicembre 1864 e passata a miglior vita il 19 ottobre 1943, scolpiva gli Angeli più sublimi, ciò che le dava conforto, Angeli dalle fattezze in movimento, nel pieno svolgimento delle loro attività, Angeli da inquadrare, far risaltare, spavaldi alfieri del bene che si erge sopra ogni cosa.

Il padre la aiutava per quanto possibile e confortava per ogni necessità, ma poi venendo improvvisamente a mancare, passato a miglior vita, Camille si ritrovò con madre e fratello, una madre pienamente contraria alla scelta di vita di Camille, che per ciò per il quale viveva non andava bene ed elevatasi a peggior nemico, prese prima le redini a divenire tutrice di Camille, facendola ritenere insana di mente e successivamente, contro il parere dei medici, che non vedevano nulla di quel mostro che aveva descritto la madre, capace soltanto di andare contro i valori morali della società, la fece rinchidere in manicomio, dimenticandola completamente e così fu per 30 anni, ovvero per tutto il resto della vita di Camille, che giustamente asseriva di non sentirsi più Umana a stare lì dentro.

All’epoca che Camille Claudel era ancora libera, per motivi artistici incontrò l’amico Auguste Rodin (François-Auguste-René Rodin), col quale intrattenne promettente quanto seria condivisione degli studi artistici, naturalmente un così bravo amico glielo allontanarono subito, perché temevano che quelle anormali sculture potessero divenire normali e la vita stessa di Camille, col suo modo di viverla in disappunto da schemi precondizionati, potesse essere pensata come una libera scelta, molto meglio farla diventare pazza pensò certamente la madre, che senza attendere troppo architettò lo stratagemma distruttivo del sangue del suo sangue, sua figlia, l’angelica Camille distrutta dalla perfidia della madre.

Oggidì, a dispetto della infamante reputazione inflitta a Camille Claudel, assieme a ogni azione devastatrice la sua vita, sono stati aperti 2 musei che la ricordano e presentano al pubblico le meraviglie dei suoi Angeli scolpiti, è incredibilmente bello, nuovo, aperto da qualche settimana, il museo dedicatole, il Camille Claudel, all’indirizzo di Rue Gustave flaubert 10, (Codice avviamento Postale 10400) Nogent-Sur-Seine e la stanza dedicatole al Museo Rodin, del suo caro amico Auguste Rodin, all’indirizzo di Rue de Varenne 77-79, (Codice Avviamento Postale 75007) Parigi, indubbiamente entrambi da dover visitare, trovando la possibilità.

Claudel & Rodin sono binomio di quell’entusiasmo che va oltre gli schemi prefissi, le loro opere scultoree sono rappresentative della forte passione per l’arte che non sopisce mai, senza filtro, venendo presentata ad un pubblico che ne è sempre rimasto sbalordito.

Se non abbiamo la possibilità di cambiare il passato, almeno dobbiamo avere il coraggio per cambiare il futuro.

Nella foto: Camille Claudel al tempo nel quale era autonoma e desiderosa di costruirsi una sua vita.

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Published by Gennaro Gelmini

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