A poca distanza dalla Capitale delle Isole Tonga Nuku’Alofa, di 23mila abitanti, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico a est dell’Australia e a nord della Nuova Zelanda, il vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga-Ha’Pai è entrato in eruzione lo scorso 15 gennaio 2022, sviluppando una coltre di cenere e lapilli alta 20 chilometri e onde anomale tsunami alte oltre un metro su tutte le coste Pacifiche, arrivando pure sul Giappone e la California, dove nella settimana appena trascorsa, tra il 10 e il 16 gennaio 2022, sono stati avvertiti dalla popolazione 19 terremoti di magnitudo variabile tra i 2.5° e i 3.9° Richter.
Al momento dell’eruzione sottomarina si è verificato a causa di ciò un terremoto di 5.8° Richter e ieri 16 gennaio 2022, nella zona attigua di Papua Nuova Guinea, si è verificato un ulteriore sisma di 6.1° Richter, oltre ad un terremoto pure nell’Oceano indiano con epicentro lo Stretto di Sonda, di magnitudo 6.5° Richter lo stesso giorno del 16 gennaio 2022.
A causa dello tsunami del 15 gennaio 2022 si registrano almeno 2 vittime in Perù, fortunatamente funzionando l’allerta lanciata dalle Autorità, che ha di fatto dato modo di ridurre i danni per la consapevolezza in anticipo dell’arrivo dell’onda anomala.
Nel frattempo nel Mediterraneo un terremoto di 5.2° Richter si è scatenato in Grecia nel Mare Egeo ieri 16 gennaio 2022, oltreché in Albania 4.6° Richter il 14 gennaio 2022 e anche al di fuori delle cosiddette Colonne d’Ercole, nel Golfo di Cadice, tra Spagna e Portogallo, Oceano Atlantico, già il primo gennaio 2022 si è verificato un terremoto di 4.3° Richter, interessante per lo studio sulle faglie sismiche, andando avanti fino alla verità e oltre.
E io Gennaro Gelmini ho nuovamente trovato questi bei tramonti rossi, come quello nella foto sopra, pure in questi giorni di gennaio 2022, allorquando, dopo una giornata coi cieli tersi, limpidi e bassa velocità del vento, nel tardo pomeriggio si verifica un aumento di nuvolosità et voilà, Rosso!
Aspettando Nibiru.