Per dovere di cronaca si segnalano forti piogge che annoda poco flagellato la Calabria e la Sicilia, Italia, un ponte ferroviario è crollato tra Marcellinara e Feroleto Antico, sulla costa Jonica della Calabria, poco dopo il passaggio del treno Lamezia Terme – Catanzaro, tutti i passeggeri si sono miracolosamente salvati anche perché il treno è stato trattenuto da alcuni alberi che hanno impedito la caduta dalla massicciata. Mentre un uomo è morto in Calabria, la situazione è ugualmente grave anche in Sicilia, con 3 morti nella regione e un ponte crollato a Barcellona Pozzo di Gotto, città della provincia di Messina affacciata sul Golfo di Patti (Mar Tirreno), il tutto dovuto ad una frana staccatasi nel territorio del comune di Castroreale e giunta a Barcellona P.G. tutto ciò che incontrava, strade e auto soprattutto, ma anche case, dove molte persone si sono tratte in salvo solo grazie a tentativi estremi di salvezza, fortunatamente riusciti.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso cordoglio per le vittime e rammarico per quanti disastri stiano succedendo senza che si faccia prevenzione, però come ha giustamente dichiarato il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto (PA) la collina che è franata a valle, sommergendo parte della città di fango, non è dovuta all’incuria o ad altre cause addebitabili all’azione dell’uomo, quella collina era boscata, con, tra gli altri, anche abeti alti più di 30 metri in perfetta salute, una superficie mantenuta in ordine, mai abbandonata a se stessa, “non si raccontino le favole della cementificazione, sfido – hanno continuato a dire da Barcellona P.G. – a trovare una costruzione abusiva in tutto il territorio vicino ai corsi d’acqua”.
“Questo non è il momento delle polemiche” replicano altri come al solito, che quando è il momento delle polemiche, aggiungo io, staccano la linea e tutto tace.