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12 agosto 2019 1 12 /08 /agosto /2019 23:13
Scende la pioggia e che alluvione fa

Gli eventi climatici, poiché li riscontriamo comunque direttamente molto spesso e sempre più spesso, è utile scriverne, che se altri non parlano, almeno noi lo sappiamo lo stesso, ci arrangeremo perché l’abbiamo sempre fatto e in tal modo ci porteremo avanti.

Parliamo di alluvioni, però prima descriviamo in fatto di forte vento, il crollo della copertura degli spalti dello stadio della città di Alkmaar in Olanda, proseguiamo con la frana in Italia a Casargo in Valsassina in provincia di Lecco, sviluppatasi nell’alveo del torrente Corda, trasportante detriti fino alla frazione di Codesino, in centro paese.

Guardando poi la Cina, è arrivato il Tifone Lekima, che ha causato 45 vittime, ufficialmente con un milione di evacuati, che però, non esistendo così consistente piano di evacuazione, sono rimaste il più a casa propria, rischiando molto anche a Shanghai, similmente all’India, che per una catastrofica alluvione, potrebbero essere anche più di 150 le vittime.

E tra i numerosi blackout di quest’estate 2019, ora è la Gran Bretagna, con Inghilterra e Galles, a patirne le conseguenze, per un guasto alla linea elettrica, ma sono troppo i blackout di questo periodo, non vi pare?

E pure a Varese in Italia, da dove io Gennaro Gelmini mi connetto, erano saltate alcune tubazioni dell’acquedotto in centro città, prontamente riparate (nella foto).

Gli eventi sopra descritti si riferiscono alla settimana appena trascorsa, dal 5 all’11 agosto 2019, a cui aggiungiamo un evento particolare, che per motivi di studio sulla casistica ambientale, ha destato il nostro interesse:

una centralina ha localizzato un terremoto di 3.4° Richter in provincia di Novara, successivamente estromesso dai risultati, poiché sono mancate ulteriori conferme, mentre può essere pure avvenuto per uno scorrimento delle faglie a notevole profondità, che per fare un esempio, è ciò che accade col vulcano Vesuvio, soprastante la città di Napoli, per l’impossibilità a poter studiare i movimenti e aumento in volume del magma sottostante, a chilometri sottoterra, poiché è possibile l’esistenza di una superficie di magma da tempo raffreddato, che occlude la capacità di osservazione, mediante apparecchiature tecnologiche, della caldera ulteriormente sottostante, in tal modo ogni evento vulcanico di notevole portata non può essere correttamente previsto in anticipo.

E la settimana ricomincia, oggi lunedì 12 agosto 2019 una frana ha bloccato la circolazione sulla strada per l’Alpe Veglia a San Domenico di Varzo, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, in Piemonte sopra il Lago Maggiore e per non lasciare solo l’evento, descriviamo nella stessa provincia, un’altra frana in un’altra valle, la Val Formazza, con conseguente chiusura della Strada Statale 659, fortunatamente nel tratto alto dall’abitato di Canza, al di sotto è tutt’ora percorribile, sul Piemonte pioggia e grandine, mentre in Sardegna continuano gli incendi, purtroppo lo sappiamo.

Nell’immagine: lavori alla rete dell’acquedotto di Varese, venerdì 9 agosto 2019, foto come sempre di Gennaro Gelmini e come sempre in modalità libera (la privacy è tutelata dall’operaio ripreso alle spalle e dall’assenza di targhe).

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