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8 settembre 2010 3 08 /09 /settembre /2010 21:11

Tempo è passato da quando ai meteorologi è stato imposto di essere più delicati nei loro annunci, e quindi anche più superficiali, che ora vogliono nascondere anche la lista sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alla popolazione, e questa è una grave minaccia non soltanto alla libera informazione, ma anche all’incolumità delle persone, in quanto alcuni sciami sismici possono essere il preanninzio di più gravi eventi, un esempio l’abbiamo già avuto col terremoto di l’Aquila del 2009, previsto da alcuni sismologi con settimane di anticipo, oltre che dal sottoscritto Gennaro Gelmini come specificato nell’atto pubblicato al seguente link http://gennaro-gelmini.over-blog.it/article-34080950.html ; questa intenzione, che sicuramente ha dei risvolti di un tentativo di fuggire i propri doveri oltreché di informazione, anche di gestione del territorio pur di non incorrere in responsabilità, nasce da una diatriba sorta proprio a L’Aquila nel post terremoto (cioè dopo terremoto), di cui una eloquente comunicazione ve la posso riferire tramite questa lettera aperta, per questo mi permetto di pubblicarla, comparsa recentemente sul sito internet dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che mette in risalto quanto sia sempre più difficile essere negazionisti dei radicali cambiamenti climatici, dovuti in massima parte all’evento Nibiru, che sempre più attanagliano il Mondo intero.

Eccovene il testo tal quale:

                                  

Lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana

 

La settimana scorsa la Procura de L’Aquila ha inviato gli avvisi di garanzia per omicidio colposo al Direttore del Centro Nazionale Terremoti, ai componenti della Commissione Grandi Rischi e a dirigenti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. La base di accusa è che non è stato promulgato uno stato di allarme dopo la riunione tenuta a L’Aquila sei giorni prima del terremoto di magnitudo momento 6.3 che ha colpito la stessa città e le zone circostanti.

Le accuse fatte agli scienziati sono completamente prive di fondamento. Anni di ricerca in tutto il mondo hanno mostrato che al momento non esiste alcuna metodologia scientifica per effettuare affidabili predizioni di terremoti a breve termine per le autorità di protezione civile al fine di intraprendere rapidamente misure di emergenza.

La comunità sismologica internazionale ha riconosciuto da molto tempo che il miglior approccio per proteggere la popolazione da terremoti catastrofici non è tramite la predizione, ma operando sulla mitigazione del rischio e l’applicazione di misure appropriate di sicurezza affinché gli edifici non crollino. A questo riguardo, la predisposizione di le mappe della pericolosità sismica, cioè le stime sulla probabilità di eccedenza di valori predefiniti del moto del terreno per un certo periodo temporale in una determinata zona, forniscono le specifiche da adottare nelle norme di costruzione al fine di evitare crolli di edifici e le loro conseguenze.

L’Italia e’ un paese altamente sismico. La mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale, che riassume decenni di ricerche sui terremoti e sui loro effetti, è stata  completata nel 2004 (vedi http://zonesismiche.mi.ingv.it/). E’ il risultato del lavoro di molti scienziati e, oltre ad essere considerata una delle migliori in Europa, è stata adottata come base per la redazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (GU n.29 del 04/02/2008). La mappa di pericolosità dovrebbe essere vista come il contributo fondamentale fornito al loro Paese dagli scienziati italiani che si occupano di terremoti.

Le mappe di pericolosità sismica devono essere usate anche per trasferire alla popolazione i concetti di base di pericolosità, consapevolezza e preparazione al fenomeno terremoto. Una coscienza sempre maggiore della pericolosità e del rischio sismico dovrebbe inoltre incoraggiare ulteriori azioni di prevenzione da parte delle autorità locali e nazionali. La preparazione ai terremoti e la prevenzione del danno mediante il rafforzamento preventivo non sono solo possibili ma dovrebbero essere obbligatorie in un paese come l’Italia ove si verificano terremoti in genere moderati ma che hanno conseguenze catastrofiche per la società, principalmente perché la maggior parte dell’edilizia è composta da manufatti non rinforzati.

Istruzione, consapevolezza, preparazione e rafforzamenti preventivi degli edifici sono al momento gli unici strumenti per mitigare l’impatto dei futuri terremoti catastrofici che ineluttabilmente si verificheranno in Italia.

La comunità scientifica coinvolta nella scienza dei terremoti sollecita il governo italiano, le autorità locali e tutti coloro che hanno la responsabilità di decidere ad essere pro-attivi nello stabilire e portare avanti programmi a carattere locale e nazionale a supporto della preparazione e mitigazione del rischio sismico piuttosto che perseguire scienziati per non aver fatto qualcosa che non possono ancora fare: predire i terremoti.

 

E questa la traduzione del testo in Inglese:

 

Open letter to the President of the Republic of Italy

 

Two weeks ago in Italy, the L’Aquila Prosecutor’s office indicted scientists, some of them members of the “Commissione Grandi Rischi” (Commission for High Risks), and civil protection officials for manslaughter. The basis for the indictment is that these people did not provide a short-term alarm to the population after a meeting of the Commission held in L’Aquila six days before the Mw 6.3 earthquake that struck that city and the surrounding area.

The allegations against the scientists are completely unfounded. Years of research worldwide have shown that there is currently no scientifically accepted method for short-term earthquake prediction that can reliably be used by Civil Protection authorities for rapid and effective emergency actions.

The international seismological community has long recognized that the best approach to defending populations from catastrophic earthquakes is not through earthquake prediction, but through risk mitigation and the application of appropriate safety measures to prevent buildings from collapsing. In this regard, the development of seismic hazard maps, which provide estimates of the probability of occurrence of predefined values of peak ground motion in a given time period, provide the specifications required by building codes to avoid collapse of buildings and the resulting fatalities.

Italyis an earthquake-prone country. An improved seismic hazard map that summarizes decades of research on earthquake occurrence and effects was completed in 2004 (see http://zonesismiche.mi.ingv.it/). It is the result of the work of many scientists, it is considered to be one of the best seismic hazard maps in Europe, and it has been used as a basis for the Italian building code beginning in 2008 (“Norme Tecniche per le Costruzioni”, GU n.29 del 04/02/2008). It should be viewed as the primary  contribution of the Italian earthquake scientists to their Country.

Seismic hazard maps must also be used for conveying to the population the basic concepts of earthquake hazard, awareness, preparedness, and response. Increased consciousness of the earthquake hazard and associated risk should also foster further prevention actions by national and local authorities. Overall, earthquake preparedness and damage prevention in the form of retrofitting are not only possible but mandatory in a country affected for the most by moderate size earthquakes that often result in catastrophes for the society because of the large percentage of seismically unreinforced buildings.

Education, awareness, preparedness and retrofitting are the best tools for mitigating the impact of the catastrophic earthquakes that will inevitably affect Italy in the future.

The scientific community involved in earthquake science urges the Italian government, local authorities and decision makers in general, to be proactive in establishing and carrying out local and national programs to support earthquake preparedness and risk mitigation rather than prosecuting scientists for failing to do something they cannot do yet - predict earthquakes.

 

Intanto sullo stesso sito dell’INGV è già apparsa una nota alquanto particolare, eccovela, ve la riporto:

 

7 SETTEMBRE 2010

Problemi tecnici sul sito web dell'INGV

 

I malfunzionamenti del sito web pubblico INGV che alcuni utenti stanno sperimentando da questa mattina, sono dovuti esclusivamente a problemi tecnici accusati dal nostro provider nazionale dei servizi di rete e non sono in alcun modo legati ad eventuali restrizioni nella diffusione di dati da parte dell'Istituto.

 

Infine, come se non bastasse tutto questo, non è più visibile già da almeno 2 settimane la “Red Puma Global List” dello Swiss Seismological Service, ovvero la lista globale dei recenti terremoti del Servizio Sismico Svizzero, rimanendo documentabili soltanto quelli avvenuti in Svizzera e zone confinali, questo è l’unico modo con il quale si è presa in mano la situazione d’emergenza scatenata da Nibiru? Siamo di fronte al cataclisma e ancora negano l’evidenza con sotterfugi illegali, poiché ledenti la libertà d’informazione.

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Published by Gennaro Gelmini

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