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14 marzo 2019 4 14 /03 /marzo /2019 23:53
Cacciatori di Fantasmi in villa: una storia futura

Cosa spingeva Vanessa e Tiziano a cercare Fantasmi?

Certo la vita ha bisogno di progetti e le persone si sa, quando si appassionano all’argomento misteri, vogliono sondare, continuando imperterriti, poiché diviene una cosa che in un certo qual modo gli appartiene, il mistero insondabile dev’essere sondato!

Tutto bene, finché trovano una villa su di una collina, che sembra ad una rapida soluzione per i fantasmi che ci abitano, la infestano qualcuno direbbe, invece si scopre che la collina, un terreno scelto per la costruzione della villa poiché i contadini non lo coltivano e perché ha una bella vista panoramica, che si sapeva di origine artificiale, era il campo dei cocci delle giare durante l’Impero Romano oltre 2000 anni addietro.

In pratica i Romani trovavano a minor prezzo vino e olio provenienti dal Mediterraneo Sud Orientale, preferendoli al prodotto Italico, le cui anfore, giare, vennero dapprima riutilizzante, riportandole al paese di origine, ma successivamente a causa delle difficoltà e spese di trasporto, si provvide a farne un usa e getta e intere colline vennero create dai cocci delle anfore, distrutte perché ormai non più riutilizzate, che ammonticchiandole le une sulle altre occupavano meno spazio, intanto intere colline si sviluppavano in tal modo e per di più, una guerra commerciale era in atto, poiché i prodotti a basso costo soppiantavano i prodotti locali.

Una collina che sarebbe stato meglio lasciare a piante da taglio per farci un po’ di legna, veniva reclamata per costruirci una villa, che dopo decenni ad abitarla, veniva abbandonata.

Vanessa e Tiziano avevano così un quadro ben preciso del luogo, da sempre quindi, infestato, conveniva averci costruito una villa?

Conveniva vederci chiaro, questa era una missione per Vanessa e Tiziano!

Per prima cosa occorreva mettere in campo i migliori contatti, stavolta materiali, col Sindaco di quello che era conosciuto come un paese modello, che si disse disponibile all’impresa, purché si fosse evitato di dare l’ubicazione esatta della villa, per evitare di far sapere che ogni città o paese anche bello ha i suoi nei, magari chissà, celati su di una collina.

Il Sindaco voleva la scorta e l’ottenne, che non si sa mai di questi tempi, quindi tutti precipitosamente alla villa, nella notte prestabilita, a caccia di fantasmi, che mentre Vanessa e Tiziano li cercavano con le più moderne tecnologie, il Sindaco ripeteva ossessivamente di evitare di rivelare il nome del paese nei video, pena la scomunica si potrebbe dire, quindi si trovò il modo per parlare senza parlarne troppo.

Tutto bene si potrebbe dire, bene finché crack..., ma ce, l’hai rotto tu quello? No era già rotto! Volarono frasi concitate, ma no, che occorre fare silenzio, altrimenti i fantasmi non li prendiamo!

L’avete una bambola Voodoo (vudù)???? Chiese il Sindaco, vedendo che i cacciatori di fantasmi avevano tutto, proprio tutto, mai dire tutto e in risposta però arrivavano sguardi a dire di non disturbare, possibilmente non disturbare, che occorreva vedere, valutare, ricercare, confrontare, concordare, presumere, sentenziare, dichiarare e basta!

Forse non era stata una trovata eccezionale quella del Sindaco, che scherzava sulla bambola poiché ricordava quando di giorno aveva giocato con la figlia da bravo padre e la figlia ha una bambola dalla quale non si separa mai, tranne quando va a scuola.

Vedo qualcosa!

Era sicuro Tiziano che la sensitiva Vanessa aveva captato qualcosa, difatti ecco le prime ombre, poi altre ancora, finché divennero incessanti, fu allora che il Sindaco ripeté nuovamente che occorreva evitare di dire l’ubicazione della villa, ma stavolta lo faceva con una voce più soave, come se cercasse conforto a quelle ombre, poi, all’improvviso, qualcosa. Che cosa qualcosa? Ma che, nemmeno il tempo per proseguire le ricerche, che il Sindaco dice che lui ha terminato qui, deve tornare a casa assieme alla scorta e in ben che non si dica Vanessa e Tiziano si trovano appiedati, che si, le automobili sono lì vicino, però la sinistra connotazione del luogo le faceva immaginare per un momento lontane, troppo lontane per evitare di essere presi dalle ombre e poi, poi, il cameramen dove era andato?

Lo ritrovarono poco dopo, che lui disse che era stato sempre lì!

Nel fuggi fuggi nel bosco, giù dalla collina, sembrava che avessero risvegliato gli Spiriti assopiti di un intero Battaglione di Guerrieri Romani!

Tornarono a casa stanchi, sconvolti, non dissero una parola.

Il giorno dopo, incontrando il Sindaco, chiedendogli come mai avesse lasciato così precipitosamente la villa, in risposta si sentirono dire che era perché volevano lasciarli liberi di continuare nella loro azione e di rimando il sindaco chiese ai cacciatori di fantasmi se non avessero per caso liberato qualche Spirito, che tirava un’aria strana in paese.

Eh, ma questo è un racconto dal futuro, un futuro prossimo, che è quasi presente, a voi la continuazione.

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