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19 gennaio 2017 4 19 /01 /gennaio /2017 23:30
Cambiamenti climatici nel 2017 e Isola dei Famosi da posticipare
Cambiamenti climatici nel 2017 e Isola dei Famosi da posticipare

Hoe! In un mondo basato sui valori economici, non si può rimandare nulla, nemmeno un’isola da visitare, sono già pronti, anima e corpo, nella competizione tra le più seguite della televisione, l’Isola dei Famosi, prossimamente su Canale 5 e io non mi ci metto proprio, non do neanche i consigli.

Andando a dover offrire una news in questo periodo invernale, che siamo già al 19 gennaio 2016, notiamo che le temperature rigide di cospicuo freddo, sono meno rigide di quel che si considera, che confrontandole sintesicamente, nel nord d’Italia, decenni addietro in questo periodo le temperature mai salivano al di sopra degli 0° Centigradi, mentre adesso arrivano agli 8°C in pieno giorno durante una comunissima giornata soleggiata.

La neve caduta in fiocchi sottilissimi, tale da rimanere molto compatta e il sale, che utilizzato per risolvere l’inconveniente, modifica la composizione chimica di fiumi e laghi, alterando i valori che rendono di fatto inapplicabile ogni direttiva volta a focalizzarne i risultati degli inquinanti, ha comunque durata breve.

Mentre una bassa pressione lambisce l’Italia, pure senza esagerare, che le autostrade erano innevate soltanto sull’Appennino centro orientale, in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta verso i valichi di frontiera e che dire della neve sul vulcano Vesuvio?

Il vesuvio ha un’altitudine di 1281 metri sul livello del mare, è pressoché prassi invernale che almeno un pochino sia innevato.

La consistente bassa pressione che ha consentito 2 giorni di nevicate da record per durata in Puglia, rappresenta perfettamente una lotta tra alte e basse pressioni in ciò che è rappresentato dall’effetto frigo, personale definizione stante ad indicare ciò che comporta il discioglimento delle calotte Polari, un immenso magazzino di ghiaccio per il Mondo intero, che si sta riducendo drammaticamente, capace al contempo di limitare i danni da surriscaldamento, rappresentando però un prestito in freddo con debito, che i -30°C di temperatura minima sulla cima del Monte Bianco a 4809 metri d’altitudine su livello del mare a gennaio 2017 sono pochezza, che in detto luogo si raggiungono tranquillamente i -40°C in inverno.

Per rendercene conto, un’altro enorme icemberg si è staccato dall’Atartide per vagare disciogliendosi nell’oceano e in provincia di Savona in Liguria, degli incendi si sono sprigionati nei boschi, mentre in Abruzzo parte della neve si è disciolta talmente in fretta, che ha provocato lo straripamento del fiume Pescara in Molise in provincia di Pescara per l’appunto.

Mentre solo in parte l’italia e l’Europa orientale ha visto la neve, in Europa occidentale e settentrionale che succede?

Allorquando si è verificato lo sciopero della metropolitana a Londra in Gran Bretagna dalla sera dell’8 alla sera del 9 gennaio 2017, si è visto che mancava la neve e c’era un bel sole e in breve pure in Italia in Pianura Padana intere giornate col termometro sotto gli 0°C divengono una rarità, come rari divengono quei giorni di nebbia che non si vedeva oltre il naso, per i quali c’era il detto che la nebbia si tagliasse come il pane, che sembrava polvere di farina tanto sembrava inaccessibile, mentre oggigiorno assistiamo a riprese video fatte in ambienti chiusi o senza far vedere troppo che la neve perterra manca.

E che dire quando veniamo a sapere e direttamente vediamo che a Varese all’ex-Enel di Viale belforte e a Busto Arsizio hanno allontanato numerosi senzatetto dalle occupazioni abusive proprio nei giorni della neve caduta nella provincia di Varese, si sono ritrovati per davvero senza un tetto.

Ieri 18 gennaio 2017 si sono pure verificate decine di scosse di terremoto a L’Acquila in Abruzzo, la più forte di 5.5°Richter in centro Italia, con epicentro, dispiacendomi molto per quanto successo, hanno oscillato parecchie costruzioni in varie località del centro Italia, pure a Roma, siamo coscienti che questo è un tempo di cambiamento epocale, comunque speriamo sempre in bene, seppure stavolta una slavina generata dalla forza ondulatoria del terremoto è caduta su di un albergo a Farindola in provincia di Pescara, causando diverse vittime con un bilancio ancora provvisorio.

Abbiamo iniziato e concludiamo con l’accenno all’Isola dei Famosi, per stemperare gli animi abbiamo deciso di fare un’unica amalgama dell’articolo, ovvero mettere più dati per permettere il consolidamento dell’idea sulla situazione che stiamo vivendo, in breve dichiaro che è chiaramente satura di situazioni emblematiche di un cambiamento climatico evidente, per chi ben lo nota, che mi sono sentito in dovere di portarlo all’evidenza dei fatti, pure in questo 19 gennaio 2017 che si appresta al termine.

Nelle foto: rocce di travertino e ghiaccio, in tali rocce fessurazioni e frantumazioni possono essere improvvise.

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Published by Gennaro Gelmini

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