Blog di Gennaro Gelmini

Il mio balcone era esposto al freddo clima delle Prealpi, mentre adesso raccolgo pomodori, crescono piante di patate e fioriscono piante di insalata rucola ormai troppo cresciute, ecco qui sopra la foto di ieri 12 gennaio 2018.

Ma come, qui a Varese!

All’inizio della Catena Montuosa delle Alpi, le Prealpi mantengono quel fascino indispensabile a voler arrischiare la scalata e dalla città di Varese dipartono verso nord le strade per le valli Valceresio, Valganna e Rasa-Del Brinzio e notizia incredibile quanto vera, in Vaganna e Valle Rasa il fiume, dapprima diviso in 2, per poi convergere nello stesso letto, si chiama sempre Olona.

Eppure pomodori, patate e rucola alla metà del mese di gennaio 2018 sono un vero record, anche se la pianta di pomodoro ha concluso il suo ciclo, pubblico la foto così com’è, pure con quelle parti secche poco appariscenti.

Ricordo ancora, in queste mie parole libere, che qui a Varese a novembre, dicembre, gennaio e febbraio io Gennaro Gelmini più che vivere, sopravvivevo all’inverno, adesso non più, si vive e basta.

A guardare le persone affaccendate a “passeggiare per il corso” come si dice, ovvero per le strade del centro storico e il più famoso Corso Matteotti, senza guanti, che tanto le mani non gelano sovente più, senza cappello, che d’altronde gli abitanti della città, chiamati “Varesini”, si riconoscevano un tempo per essere gli unici in pratica, che pure con temperature al di sotto dello zero, giravano senza cappello dicendo che gli dava fastidio e io più di 30 anni addietro, venivo immediatamente riconosciuto dal fatto che il cappello lo portavo e inoltre con la giacca autunnale, meno imbottita e più corta, contrariamente a quella invernale.

E gli insetti, ragni, farfalle e cimici, sono tornati a rallegrare la vita quotidiana.