Come esaltatore di sapidità lo zucchero viene sempre più spesso inserito negli ingredienti degli alimenti salati, ignorando però così al contempo l’aumento glicemico che può sfociare in situazioni di più alta gravità di danno al proprio corpo.
Ci dicono così di dover rinunciare ai dolci e dover mangiare soltanto salato, tutto questo mentre il mio pasticcere ha riaperto i battenti e c’è il rischio che li richiuda.
Rinunciare ai dolcetti?
Giammai!
Sarebbe così semplice, lo zucchero negli alimenti salati non andrebbe mai messo, ma allora perché lo mettono?
Lo zucchero esalta in maniera economica gli alimenti salati, perché il gusto viene immediatamente recepito accompagnando al palato gli alimenti, che però essendo appunto salati, ci fanno aumentare la glicemia, perché dopo il salato vorremmo anche il dolce, allora se il salato contiene già lo zucchero, il dolce potrebbe essere di troppo, senza contare quanto vorremmo anche il dolce, lo dovremmo togliere? No!
Piuttosto manca qualcosa agli alimenti salati, che dovrebbero venire esaltati in sapidità tramite ad esempio degli aromi, capaci di estrarre il gusto dall’interno del prodotto alimentare, considerando che si vive anche mangiando e si vive bene mangiando bene, ma pure con gusto.
Ovviamente le eccezioni confermeranno la regola, poiché non la travalicheranno, che ad esempio, per un alimento agrodolce si aggiunge della polpa di albicocca, mentre nei ravioli si può tornare ad utilizzare la noce moscata, in tal modo potremo maggiormente apprezzare alimenti come la mostarda, alla bisogna ovviamente.