Blog di Gennaro Gelmini

Bologna, 29 settembre 2020, martedì

Al Presidente della Regione Emilia Romagna

Stefano Bonaccini

Al Sindaco del Comune di Varese

Davide Galimberti

Al Sindaco del Comune di Lozza (Va)

Giuseppe Licata

Agli Abitanti di Lozza (VA),

Santa Maria del Monte Sacro Monte di Varese

e per free diffusion

Gentile Presidente Bonaccini,

Ammirando il suo tenace temperamento, pratico allo spirito d’iniziativa orientata alla soluzione delle situazioni venutesi a sviluppare nella sfera sociale, vivendo l’Umanità intera un delicato momento, ho deciso di contattarla.

Io Gennaro Gelmini, cosciente che ciò di cui scrivo è realtà, ho deciso di contattarla, per ciò che è evidente, mi sta a cuore, che nella quotidianità di questi giorni si cela l’attesa per l’evento Nibiru, ossia un pianeta errante nella nostra galassia Via Lattea, avente un cospicuo influsso gravitazionale, che ogni 3600 anni torna a transitare nel Sistema Solare al perielio tra i pianeti Giove e Marte nella Fascia Interna degli Asteroidi, modificando fisicamente e sostanzialmente l’asse del pianeta Terra.

Ed è Trident 2 il nome del missile a motivo del quale si è convenuto evitare la rivelazione ufficiale del pianeta Nibiru, ecco perché della corrente lettera di me medesimo Gennaro Gelmini potrebbe rimanere sconcertato gentile Presidente Bonaccini, da ciò che emerge scritto e io potrei fare altrimenti se non avessi una missione da compiere, invece ce l’ho! E la mia intenzione è assolutamente seria.

Le mie parole sono come il vento, si possono evitare di ascoltare, però sempre soffiano e se questa è una metafora, la realtà mostra il pianeta Nibiru avente un influsso talmente elevato che, in uguale maniera avvenuto in precedenza coi 7.8° Richter del terremoto del 22 luglio 2020 in Alaska (USA) e di 4.2° Richter in Italia al confine con la Slovenia del 17 luglio 2020, pure il prossimo mese di ottobre 2020 vede il notevole aumento particolarmente di terremoti, eruzioni vulcaniche e relativi tsunami in mare, inoltre il ripetersi di alluvioni, tornado, tifoni, cicloni, maremoti e tempeste, repentini cambiamenti di temperatura e pressione atmosferica, grandinate, siccità, frane e smottamenti, interferenze elettromagnetiche e impatti meteorici, tali eventi avverranno nel Mondo intero, le zone più a rischio l’Italia e l’area mediterranea e pure la costa ovest degli Stati Uniti d’America con la California principalmente.

La corrente lettera indirizzata a lei, gentile Presidente Stefano Bonaccini, dal sottoscritto Gennaro Gelmini, la indirizzo pure ad Autorità e popolazione locale delle zone dove abito a Varese e in provincia, che nell’attesa di un riscontro, impossibilitato quest’anno 2020 a recarmi a Roma in maniera da concludere qualcosa, in seguito alle difficoltà, causa covid, di accedere ad alcuni uffici nei quali sovente mi recavo più volte l’anno e nell’organizzazione dei viaggi e per l’alloggio, eccomi però qui a Bologna, che almeno le Regioni, dovendo programmare pure l’attività ospedaliera a carattere regionale, permangono fisicamente aperte alle richieste del cittadino.

E io Gennaro Gelmini a richiedere costantemente che venga ufficializzata presenza e rischio del transito del pianeta Nibiru nel Sistema Solare, pure in video e sul mio blog, che comporterà quanto sopra detto, finché, nota felice di questo difficile periodo, avente un futuro prossimo da riprogettare, riqualificare, il ritorno delle Creature extraterrestre e intraterrestri al nostro fianco, qui sul pianeta Terra, un desiderio in una certezza che verrà presto esaudita, una rivelazione ineluttabile e proprio per questa sua ineluttabilità, chiedo con la corrente lettera pure a lei, gentile Presidente Bonaccini, di facilitare la rivelazione di Nibiru e Creature. Distinti Saluti.

In allegato, unicamente per le Autorità della corrente, lettera consegnata a Roma il 10 ottobre 2019 ai Ministri e Presidenti del Governo Italiano.

Bologna, 29 settembre 2020, martedì

IN FEDE

GENNARO GELMINI

Gennaro Gelmini, Viale Valganna 216, 21100 Varese, tel. 0332232143, cell. 3407077946

e-mail: gennaro.gelmini@email.it - sito web: http://gennaro-gelmini.over-blog.it 

Per fortuna le belle passeggiate ci sono, Gennaro Gelmini e Youtuber Maury eccoli intenti a percorrere la pista ciclopedonale sul Naviglio Martesana, dove riscoprono una ruota a mulino tuttora funzionante, progettata addirittura da Leonardo da Vinci per far abbeverare i cavalli che occorrevano al traino delle imbarcazioni aventi poco pescaggio, cioè col fondo piatto, denominate chiatte.

Da Groppello di Cassano d’Adda a Cascina Burrona di Vimodrone, si svolge in provincia di Milano questa allegra camminata, potendo pure osservare l’uscita delle barche dalla storica villa Cazzaniga, nella foto sopra e nel video sotto, tra l’altro visibile ad esempio pure al corrente titolo e link originario:

Naviglio Martesana opere idrauliche e passeggiata:

https://www.youtube.com/watch?v=eEK9FsLcddY 

Ulteriori video inerenti la medesima esplorazione turistica al Canale Maury Youtube Official ai correnti titoli e link:

Live Cascina Burrona Milano:

https://www.youtube.com/watch?v=_xId6NvrG30 

Opere Leonardesche a Groppello d’Adda e Naviglio Martesana:

https://www.youtube.com/watch?v=dsjZ22lAUWo 

Buona visione!

Abbiamo superato indenni l’inizio d’anno scolastico e siamo qui...

Danno, quale danno?

D’anno, di anno, di anno scolastico, l’inizio.

Fittizio, quale fittizio, anno fittizio?

Inizio, l’inizio dell’anno scolastico!

Dopo questo inizio teatrale e un aggiornamento al mio computer, ecco, ci siamo, ci risiamo direbbe qualcuno, fatto sta che nell’attesa di nuovi strabilianti articoli, la natura ci spinge a parlare di quanto con essa sia felice vivere e condividere la città, l’esperienza insegna quanto sia bello il contatto con la natura anche dentro le mura cittadine, così ad esempio, tra i vari esempi, a Varese c’è la nuova edizione di Nature Urbane, con visite guidate ai parchi della città e ulteriori iniziative.

Un bel cartellone in Piazzale Trento a Varese con sopra un piccione a controllare, ci ricorda che dal 19 al 27 settembre 2020 torna questa bella iniziativa, nel frattempo io Gennaro Gelmini continuerò con gli articoli, ciao a presto.

Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2020 Venere entra nel Segno della Vergine, il 12 ottobre 2020 Giove è in sestile a Nettuno in Capricorno, il 22 ottobre 2020 il Sole compie l’ingresso in Scorpione e il 28 ottobre 2020 Venere in veloce moto diretto entra in Bilancia.

La Luna l’1 ottobre 2020 è Piena in Ariete, Luna Nuova il 16 ottobre 2020 in Bilancia, quindi il 31 ottobre 2020 Luna Piena in Bilancia.

Il 7 ottobre 2020 Urano in Toro è opposto a Mercurio in Scorpione, l’11 ottobre Urano in Toro è trigono a Venere in Vergine e Giove in Capricorno è quadrato al Sole in Bilancia, il 12 ottobre 2020 Venere in Vergine è sesto a Mercurio in Scorpione, il 14 ottobre 2020 Marte in Ariete è opposto al Sole in Bilancia, il 18 nuovamente il Sole in Bilancia è in quadratura a Saturno in Capricorno, il 19 ottobre 2020 Giove in Capricorno è trigono a Venere in Vergine, il 24 ottobre 2020 nuovamente Venere in Vergine è in trigono a Saturno in Capricorno e il 25 ottobre 2020 Mercurio e congiunto al Sole nel Segno dello Scorpione.

Trasformazione, cambiamento, quando ciò avviene realmente, in tanti tacciono o vengono taciuti, ma così non sarà ad ottobre 2020.

Il mese di ottobre 2020 per i Segni di Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario):

volando via dagli impicci, vorreste essere in una bolla d’aria, ma non è possibile, attenetevi tanto gran daffare;

il mese di ottobre 2020 per i Segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno):

vorreste che tutti facciano i proprio dovere, ma quando ciò non è possibile ve la prendete, inutilmente! Siate coerenti, questo periodo è tremendo per tutti, ognuno fa quel che può!

Il mese di ottobre 2020 per i Segni di Aria (Gemelli, Bilancia, Acquario):

non siate nostalgici, i giorni più belli torneranno e questi più brutti passeranno, nel frattempo occorre vivere come meglio si può o almeno sopravvivere nell’attesa del meglio;

il mese di ottobre 2020 per i Segni di Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci):

come un messaggio meteo non pervenuto, non riuscite ad accettare una situazione che non vi metta a vostro agio, eppure occorre dare retta a chi dice che un giorno la situazione migliorerà, poiché pensare positivo è un atto necessario alla sopravvivenza dell’intera comunità, piccola o grande che sia, dal piccolo dolce paese all’intera Umanità.

La lumaca rossa, detta anche limaccia o lumaca senza guscio, ha un’interessantissima storia che la vede protagonista nel nord Italia.

Rara la sua presenza fino al decennio del 1970, negli anni ‘80 appunto del secolo scorso fa la comparsa in assembramenti anche di un centinaio di esemplari, ricordando la prima volta che le vidi, nello spiazzo antistante delle baite, anch’esse coi muri verniciati di rosso guarda caso, mentre si porgevano dei fiori l’una l’altra, per mangiarli e poi aiutarsi a deporre le uova.

I fiori erano quelli di piante rampicanti che crescevano attorno alle baite, caduti all’ormai nascita del frutticino, ovvero il frutto che poi cresce, le lumache, come le chiocciole sono ovipare asessuate, ermafrodite, che però hanno bisogno di un’altra consimile, una compagna, per far scaturire le uova, tonde in membrane lunghe che le avvolgono tutte e deporle, ogni lumaca o chiocciola che sia ha bisogno di una compagna, in tal modo questi animali rimangono sempre in gruppo, che pur allontanandosi, sempre si ritrovano.

E’ più facile avvistare lumache e chiocciole appena a finito di piovere oppure nelle prime ore del mattino o al tardo pomeriggio, sopratutto tra fine agosto e i primi giorni di novembre, difatti le foto sono di ieri 30 agosto 2020, io Gennaro Gelmini, dopo aver liberato le chiocciole ieri, collegandole alla liberazione di Annabelle, oggi ho trovato un altro punto della Valle Olona dove poter invece trovare la lumaca rossa, la cui proliferazione smisurata può essere tenuta a bada da alcuni uccelli che se ne cibano, purtroppo tal volta rarefatti anch’essi.

In pratica è il gioco delle 3 carte, la limaccia mangia la chiocciola, però a sua volta la limaccia diviene pasto di uccelli, che magari evitano di mangiare la chiocciola a causa del suo guscio tenace nel quale si chiude se necessita.

La lumaca rossa si è diffusa grandemente nel nord Italia a causa dell’importazione di legname per i mobilifici italiani famosi all’epoca, tronchi d’albero non lavorati che provenivano dalle foreste del Canada, dove le nuove concessioni minerarie del decenni 1980 diedero ampio sfogo alle deforestazione, per liberare le aree da sfruttare e creare nuovi villaggi; gli abeti, una volta tagliati, venivano gettati nei fiumi per un facile veloce trasporto, poi una volta a valle, venivano presi con delle gru e accatastati in attesa della spedizione, nel frattempo le lumache rosse arrivavano in gran numero a deporre le loro uova, che una volta in Italia si schiudevano brillantemente, liberando gli animaletti, che si adattarono velocemente al clima, soppiantando tal volta in alcune aree umide la più comune chiocciola.