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24 novembre 2018 6 24 /11 /novembre /2018 23:47
Good morning Torino il futuro è servito
Good morning Torino il futuro è servito

Con video. With video. Torino mi attendeva, immancabile, sveglia alle ore 04:30, che tanto ci sono abituato, ma pure alle 4, alle 3 e mezza, ci sono abituato, o per meglio dire, ci hanno abituato, siccome ogni colpa è sempre nostra e ogni merito è sempre di qualcun altro, comunque la giornata si preannuncia bene, a Trecate cambio treno, il locale, che supera il diretto, lo riprendo a Novara ed eccomi a Torino, Porta Nuova per intenderci, che da lì le consegne procedono in maniera spedita, che Torino ok, la conosco, però trovare i mezzi di trasporto giusti al momento giusto non è da tutti i giorni, anzi è cosa rara, non rari i mezzi, che siamo in città capoluogo, piuttosto raramente si riesce a stare nel posto giusto al momento giusto, a meno che non lo vogliano dal Cielo soprattutto per le cose buone che mi darà, che una promessa dev’essere appagata, così, incurante della pioggia, io Gennaro Gelmini, minuto per minuto, ora per ora, percorro le vie della città di Torino in cerca di uffici, li trovo, consegno e parlo con chi già mi conosce, come sempre mai domo, affaccendato che sono per giusta causa.

Il video lo trovate qui sotto alla conclusione del corrente articolo, è già pubblicato ad esempio al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=_QDcUSud-1E 

Buona visione!

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23 novembre 2018 5 23 /11 /novembre /2018 23:14
Perché facciamo la spesa all'orario di chiusura

Articolo che apre una parentesi tra gli articoli a tema, che per scriverli occorre tempo, bene, stavolta il tempo è andato via al supermercato.

“Compra solo ciò che occorre”, come per dire di tenersi gli spiccioli che rimangono e non comprare niente, si va lo stesso e si compra ciò che occorre, tornati a casa ci si renderà conto che manca olio, caffè, zucchero e carta igienica e pure il basilico per la pasta, conveniva allora fare una doppia spesa?

Andando una prima volta in giornata, ci si renderà conto che occorre andarci una seconda volta, spesa più spesa, al contrario di ciò che solo occorre.

E allora, lasciando in tavola i segni di un bivacco, dopo aver pronunciato la frase “si poteva fare domani, oggi mangiamo pistacchi?” Si tornerà nostro malgrado al supermercato, a comprare montagne di carta igienica, che a dire il vero per fortuna il giorno prima zucchero e caffè lo si erano ricordati, solitamente neanche quelli, che di solito il comprerò al tempo futuro alberga in ognuno di noi.

Si scoprirà che esiste la carta igienica in maxi rotoli doppi, ma si scoprirà che pure il prezzo è doppio, si scoprirà che esiste la carta igienica da 24 rotoli per 6,33 Euro che depositerete nella cristalliera tra i cimeli di famiglia, siccome vale di più dei gioielli finti che avete, per fortuna rimangono gli spaghetti.

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22 novembre 2018 4 22 /11 /novembre /2018 22:48
Adriatico nella nozione di terremoti e alluvioni a novembre 2018

Avendo già calcolato che non sarei riuscito a stare in più luoghi contemporaneamente, occorreva divulgare in ogni luogo possibile, che poi sarebbe servito è così è avvenuto.

E così, in questo mese di novembre 2018, dopo le alluvioni che hanno molto colpito il territorio ligure, come una spinta, ecco i terremoti sul versante adriatico, un Segno tra l’intervallo degli eventi e per questo ve ne scrivo soltanto adesso, in quanto la mia preparazione al viaggio stavolta per Torino, Piemonte, non poteva essere rimandata per evidenti ragioni di riuscita e difatti a Torino sono riuscito a divulgare meglio che in un film dove il regista avesse messo troppe situazioni affacciarsi con troppa meticolosità, le une alle altre troppo perfette, eppure lunedì 19 novembre 2018 site in una situazione assolutamente reale.

Così, durante i preparativi non potevo permettermi nessuna distrazione, d’altronde sempre che io possa averne e quando pure mi distraggo, sono tutte cose genuine, comunque, ottemperando i preparativi, eccovi quest’articolo adesso, che già siamo al 22 novembre 2018.

All’orario di pranzo della trascorsa domenica 18 novembre 2018 a Sant’Arcangelo di Romagna, appunto in Emilia Romagna in provincia di Rimini, si è verificato un terremoto di magnitudo 4.0° Richter, avvertito anche nelle adiacenti province di Forlì Casena e di Ravenna e nella vicina regione Marche in provincia di Ancona.

Inoltre hanno fatto la comparsa numerosi eventi meteo, tra i quali una tromba d’aria in Puglia in provincia di Lecce, che ha sradicato un albero di pino marittimo caduto sulla strada ferrata, causando il deragliamento di un treno tra le stazioni di Casarano e Ugento-Taurisano, località note per l’olivocoltura, con piante secolari; una seconda tromba d’aria si è registrata inoltre a Salerno.

Ed è di 5.2° Richter un terremoto avvenuto nel Mar Ionio a largo delle coste della Grecia lunedì scorso 19 novembre 2018, a cui hanno fatto seguito 42 scosse di terremoto di bassa magnitudo alle falde del vulcano Etna in Sicilia il gorno dopo 20 novembre 2018.

Inoltre nel Continente Americano il vulcano De Fuego continua ad eruttare, con nuove colonne di lava incandescente che scendono dalla sua sommità sempre dalla fatidica data del 19 novembre 2018, causando circa 4000 evacuati e in questi stessi giorni in Alaska, USA, il vulcano Veniaminof ha sensibilmente aumentato la sua attività eruttiva.

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21 novembre 2018 3 21 /11 /novembre /2018 16:53
Rosso Trecate Novara Nibiru revelation
Rosso Trecate Novara Nibiru revelation

Mentre viaggio ho la precisa esperienza dell’azione, a considerare che, mentre io viaggio, viaggiano pure un mucchio di altre persone, però loro ormai affaccendati, risoluti nei movimenti, soprattutto al telefono cellulare, mentre io non ho abbandonato mai la scrittura a mano, la sola unica che non mi dà l’impressione del trascorrere del tempo, donandomi il poter guardare dove stiamo andando.

Scrivo con la mano sinistra in viaggio, poiché mi permette di tenere con la destra il quaderno, con la sinistra scrivere anche in movimento.

E la stazioni si susseguono e il viaggio continua, oh, importantissimo da dire, che se avessimo sempre un sogno, non moriremmo mai, sempre affaccendati e intanto siamo qui, la meta stavolta Torino, un’altra volta sarà l’altra metà, comunque sempre ci saremo.

2 giorni fa mi ero sognato Trecate, in provincia di Novara, che adesso, proprio se non avessi trovato il regionale veloce per Torino, poiché magari invece che cambiare treno a Rho Fiera in provincia di Milano, provenendo da Varese, com’è da routine, avrei cambiato a Rho città, però lo stesso ce l’avrei fatta, in quanto a Trecate il treno si è fermato, non riuscendo a ripartire per quell’attimo sufficiente a farsi superare dal treno locale per Novara, intanto così, prendendo il Novara per uno scambio “incostituzionale” di treni e arrivato a Novara, in direzione nord est, scorgo quel rosso cielo che da tempo ci accompagna, stamane come altri giorni per un poco di tempo.

Ricordate il Rosso Magenta, quel rosso dei terreni argillosi delle campagne della città di Magenta, da cui deriva il colore appunto Rosso Magenta?

Bene, adesso il rosso lo abbiamo trovato a Novara, il Rosso Trecate, lunedì scorso 19 novembre 2018, alle ore 7 del mattino.

E si continua, verso la verità, alla conoscenza del pianeta Nibiru.

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20 novembre 2018 2 20 /11 /novembre /2018 22:01
Torino Piemonte Nibiru 19 novembre 2018
Torino Piemonte Nibiru 19 novembre 2018

Torino, 19 novembre 2018, lunedì

 

 

Al Procuratore della Repubblica Italiana a Torino

 

 

e per conoscenza:

 

 

Al Presidente della Regione Piemonte

Sergio Chiamparino

 

 

Al Sindaco Metropolitano

della Città Metropolitana di Torino

Chiara Appendino

 

 

Al Direttore Generale

dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Arpa Piemonte

Angelo Robotto

 

 

Al Direttore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Infn

Sezione di Torino

Angelo Rivetti

 

Esposto riguardante la sismicità del territorio piemontese e globalmente per ciò che concerne i cambiamenti climatici per la persistenza nel Sistema Solare del pianeta denominato Nibiru, atteso al Perielio e inclusivamente al Perigeo in data 1 febbraio 2019.

 

Cortese Procuratore della Repubblica Italiana a Torino, un mio grande desiderio è tornare in città e in qualche modo ci sono riuscito, me medesimo Gennaro Gelmini a Torino per sollecitare ad intenderci sulla situazione che si sta delineando relativamente ai terremoti sul territorio e cambiamenti climatici derivati dalla persistenza del pianeta Nibiru nel Sistema Solare, relazionato ai terremoti che di qui a breve potranno innescarsi sul territorio piemontese nel corrente mese di novembre 2018 e altresì sull’Italia intera, sugli Stati Uniti d’America, California, Oregon e Nevada principalmente e globalmente sul Mondo intero, che già qui a Torino negli scorsi anni sbarcai per l’Esposto sulle intenzioni e testimonianze di Fede relative alla Santa Sindone, con l’aggiunta della presenza del pianeta Nibiru che scombussola il clima a livello planetario ed avendo 19 anni di esperienza me medesimo Gennaro Gelmini nell’interessarmi ai cambiamenti climatici, posso dire che gli eventi in moltiplicamento graduale e consistente determinanti sul pianeta Terra il consistente aumento dei terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni e siccità, tempeste, tornado, uragani, tifoni, maremoti e onde anomale, grandinate e cadute meteoriche, siano da addebitarsi a ciò che proviene dallo spazio siderale, Nibiru, è presto detto, in quanto i motivi umani mancano di consistenza per una così rapida espansione delle condizioni avverse in così pochi anni, in tal caso avremmo dovuto vivere in una condizione climatica avversa pure durante la rivoluzione industriale, mentre invece l’azione umana non modificò sostanzialmente il clima ai tempi, ciò che adesso inversamente avviene, eccome avviene e in che moltitudine di eventi, esistendo un pianeta chiamato Nibiru, artefice di questi sconvolgimenti ciclici, al momento in avvicinamento al Perielio, ovvero il momento dell’orbita più vicino alla stella Sole, che stavolta corrisponde pure al Perigeo, il punto orbitale del pianeta Nibiru più vicino al pianeta Terra, situato tra i pianeti Giove e Marte nella cosiddetta Fascia degli Asteroidi, in data 1 febbraio 2019, che tramite il suo consistente influsso gravitazionale va ad innescare i processi di trasformazione del pianeta Terra, poiché Nibiru ha un’orbita di 3600 anni, gravitando nella Galassia Via Lattea tra la Nube di Oort e il Sistema Solare, ciò determina un sempre diverso influsso dipendente dalla sua distanza, che adesso diviene influsso dirompente avverso pure il pianeta Terra.

Ritenendo la scienza che i terremoti avvengano senza preavviso, in alternativa io Gennaro Gelmini dichiaro che successivamente ai terremoti avvenuti nell’est e sud est europeo, è chiaro che in un contesto corrente che contempla settimane di alluvioni, oltre ai danni, ampiamente previsti nei miei documenti, all’attuale riempimento delle faglie acquifere, al loro successivo svuotamento per condizioni ritrovate di bel tempo anche tramite capillarità in deflusso delle acque, a loro volta le faglie tettoniche procedono sospinte a defluire oltremodo velocemente, determinando forti terremoti a 2 settimane e mezza circa di distanza in termini di tempo nel corrente mese di novembre 2018 in Italia in Piemonte e non soltanto e nel Mondo intero e in considerazione agli oramai numerosi terremoti di media magnitudo già avvenuti nel corrente mese di novembre 2018, pure sull’arcinota Faglia di Sant’Andrea in California, Stati Uniti d’America, Oregon e Nevada inclusi e, ripeto, una gran moltitudine di Paesi sul pianeta Terra, che verranno investiti da forti terremoti per l’appunto nel corrente mese di novembre 2018 e ciò per l’influsso gravitazionale esercitato dal pianeta Nibiru.

Cortese Procuratore della Repubblica Italiana a Torino, me medesimo Gennaro Gelmini tramite il corrente Esposto doverosamente chiedo che sia informata la popolazione di una così imminente criticità che la sovrasta, per la persistenza del pianeta Nibiru e del suo influsso gravitazionale, ora nel Sistema Solare, che sconvolge per clima ed eventi geologici il pianeta Terra e ugualmente l’intero Sistema Solare, dando al momento, nel corrente mese di novembre 2018, i risultati di una prossima sismicità di rilievo sul territorio piemontese, sull’Italia intera, sugli Stati Uniti d’America, California, Oregon e Nevada principalmente e globalmente sul Mondo intero.

Utile ricordare che per causa della divulgazione, che pratico necessariamente da 19 anni, me medesimo Gennaro Gelmini, abitante a Varese in Viale Valganna 216, avente numero di telefono fisso 0332232143, mobile 3407077946, da 10 anni ho aperto le e-mail gennaro.gelmini@email.it , gennaro.gelmini@katamail.com , gennarovarese@gmail.com e gennaro.gelmini@bigmir.net , il blog http://gennaro-gelmini.over-blog.it , Canali video, social network e ogni ulteriore possibilità che la rete mi ha potuto dare, senza spesa e senza resa, ottenendo almeno il risultato di informare, pure senza alcun guadagno pecuniario, affinché io possa ricevere un minimo di credibilità, pure constatando che senza alcun guadagno si sopravvive, più che vivere, evidentemente di questi tempi bui è prassi consolidata della società.

E poi immancabile, un discorso esistenziale riguarda la vita nell’Universo, Cortese Procuratore della Repubblica Italiana a Torino e Autorità Titolari della corrente, che è utile, anzi doveroso, aggiungere che esiste e soprattutto sussiste, la vita di Creature intelligenti nelle profondità di innumerevoli pianeti, che vivono grazie a zone di fonti di magma incandescente che donano luce e calore e dove, pure grazie a ciò, esiste e sussiste acqua allo stato liquido, difatti la vita nell’Universo si è sviluppata prima all’interno dei pianeti e successivamente all’esterno, per una sorta di sovrappopolazione a cui occorreva dare una soluzione abitativa, una nuova sistemazione anche sopra la superficie dei pianeti e così fu fatto, sviluppando Creature intelligenti da cui discendiamo noi attuali Terrestri ed è logico che torneranno a visitarci, per fare in modo che persistiamo nei canoni adatti alla sussistenza benevola della vita, mentre per le caratteristiche è per la forza centrifuga di rotazione di ognuno dei pianeti all’interno abitato che si sono formate codeste cavità e ulteriormente è grazie proprio a questa forza centrifuga, che il campo gravitazionale in queste cavità è uguale sia nelle profondità che all’esterno dei pianeti abitati.

Allego al corrente Esposto, per Cortese Procuratore della Repubblica Italiana a Torino e Autorità Titolari, lettera al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e ulteriori Autorità consegnata a Genova il 9 novembre 2018, lettera al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e ulteriori Autorità, consegnata a Milano e pure a Varese e Lozza (VA), del 12 ottobre 2018 e lettera consegnata a Roma ai Ministri del Governo Italiano, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza Alessandro Pansa del 29 agosto 2018.

Cordiali Saluti.

 

Torino, 19 novembre 2018, lunedì

 

IN FEDE

GENNARO GELMINI

 

 

 

Gelmini Gennaro, Viale Valganna 216, 21100 Varese, telefono 0332232143 cellulare 3407077946

e-mail: gennaro.gelmini@email.it - sito web: http://gennaro-gelmini.over-blog.it 

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19 novembre 2018 1 19 /11 /novembre /2018 23:20
Quella volta di Genova e i cambiamenti climatici

Con video. With video. Sicuramente è stata una bella esperienza tornare in città a Genova, l’ho fatto con l’esperienza dal 2005 in poi qui in città, che occorreva portare la lettera sui cambiamenti climatici, che importantissimo è come utilizziamo il tempo, che Nibiru ci presenta lo stesso il conto.

Allora tanto vale impegnarsi, andare avanti fino alla verità ed ecco da Genova Gennaro Gelmini col suo video immancabile, realizzato il 9 novembre 2018, che la verità sul pianeta Nibiru non può attendere.

Il video al titolo “Vita nell’Universo Nibiru earthquakes Genova Sestri Ponente Cornigliano” lo trovate qui sotto e pure ad esempio al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=NMPXqbH7Q9o 

Buona visione!

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16 novembre 2018 5 16 /11 /novembre /2018 23:56
Leggenda Metropolitana su come nasce un Urbex luogo abbandonato

A differenza dei restanti articoli di questo blog, scritti di mio pugno, stavolta apriamo una parentesi su di una leggenda metropolitana che ci dona l’idea di come possa nascere un luogo abbandonato, detto urbex da ex urbis, cioè un luogo un tempo facente parte del tessuto urbano, ora abbandonato a se stesso.

La leggenda metropolitana racconta di 2 fidanzati che si incontrano in riva al lago, lui ha dei soldi per lei, mentre lei sembra già disponibile al matrimonio, ma i 2 si lasciano.

Lui ha troppo da pensare lavorativa alla carriera e negli anni ci riesce, finché una sera, tornando dal lavoro, trova che piange ai bordi della strada, si ferma e le dà un passaggio, lei lo vuole portare a casa sua e ci riesce.

Bevono assieme un tè, com’è prassi d’altronde quando occorre parlare di cose importanti e lei racconta a lui che si sarebbe dovuta sposare, aspettando pure un figlio dal suo lui, mentre invece lui non aveva voluto sentire ragioni, che non voleva.

Poi i 2 protagonisti di questa storia si salutano e lui torna all’auto per riprendere il viaggio di ritorno verso casa, quando è però sulla vettura inizia a ricordarsi di una fidanzata che un tempo aveva, molto simile alla signora di quella sera, troppo simile, decidendo di tornare alla casa della signora per capirci meglio, la casa era però abbandonata!

Si, abbandonata, ma come, pochi minuti prima era lì con la signora, avevano pure bevuto un tè, avevano parlato, adesso non c’era più nulla?

Lui entra nuovamente nella casa, ora da solo, vagando tra l’abbandono dello stabile, la casa sembrava abbandonata da tempo, un tempo che non poteva coincidere con ciò che si era fatto poch’anzi, finché trova dei giornali, su cui c’è scritto di una donna scomparsa, a quel punto si ricorda della sua ex, che aveva diciamo così affondato nel lago, purtroppo si, voleva sbarazzarsi di lei, che attendeva un figlio da lui.

Nei giornali trova scritto anche di lui stesso, del suo funerale, che era finito in un incidente stradale, a quel punto viene preso dal timore e torna all’auto, verso il suo destino.

Poteva essere una casa felice, hanno disprezzato questa felicità, ce ne rincresce profondamente e così ora invece è pronta per urbex.

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15 novembre 2018 4 15 /11 /novembre /2018 20:46
California a fuoco nel mese di novembre 2018

Avremmo potuto fare qualcosa, portare acqua ai boschi assetati della California è ciò che avremmo potuto fare, che gli alberi dei suoi boschi seccavano, per una devastante siccità che perdurava da 6 anni in realtà, con soltanto qualche settimana di pioggia nel 2017.

Si poteva desalinizzare l’acqua quanto bastasse per poterla portare con delle autobotti nei boschi di montagna e spargerla per i boschi, andare a svuotare fiumi per portare l’acqua a monte, portarla dalle sorgenti di altri Stati degli Stati Uniti d’America in territorio californiano e spargerla per i boschi.

Alberi centenari morivano ormai senz’acqua pure a captarla con le radici in profondità, un’ecatombe arborea, tempi duri, durissimi, Segni dei Tempi, prima del cambiamento.

In più il triste bilancio di 58 vittime e 300 dispersi tra la popolazione umana e 6400 case distrutte, tra cui molte quelle delle star celebrità di Hollywood.

Ci dispiace assai, purtroppo è suonata la sveglia dell’Orologio dei Tempi in questo mese di novembre 2018, che già siamo a metà mese, 15 novembre, per tempi nuovi.

Nella foto: palme e fuoco in California (vista panoramica sgombra sotto pali elettrici dell’alta tensione).

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14 novembre 2018 3 14 /11 /novembre /2018 22:19
Genova: altro ponte abbandonato e destino di Pietro
Genova: altro ponte abbandonato e destino di Pietro
Genova: altro ponte abbandonato e destino di Pietro

Esiste la possibilità di tornare indietro da un tragico destino?

Esiste soltanto una possibilità, che al momento del decesso, non si possa trovare nessuno con le stesse qualità di carità futura verso il prossimo, che non si possa farne a meno.

Mi spiego meglio, ci sarà sempre qualcun altro al posto nostro, pronto a prendere le redini per le lotte che intendiamo fare, per i valori di ciò in cui crediamo, c’è un disegno del destino che vuole ciò, un disegno di vitale importanza con sviluppo della popolazione Umana, che non può essere archiviato, occorre portarlo avanti a date prestabilite.

E ora veniamo alla storia che io Gennaro Gelmini vi voglio raccontare, prendetela come volete, comunque parla di un ponte a Genova in frazione Cornigliano, tra la rotonda Giuseppe Castruccio nei pressi dell’aeroporto e lo stabilimento Ilva, prima dello svincolo autostradale, un posto che il personaggio che in questa storia chiameremo Pietro, appassionato tra l’altro anche di fotografia, aveva scelto, siccome il crollato ponte Morandi era inavvicinabile in quella sua zona rossa ed ebbene si, la storia si svolge a Genova, scegliendo quindi di ambientarla in questo stesso anno 2018.

Pietro era salito sul ponte, perfettamente libero da impedimenti, ma solamente dopo aver guardato che nessuno si fosse accorto di lui, che tanto tutti erano occupati a guidare ognuno il proprio mezzo, auto, camion, nessuno poteva guardare lateralmente, accingendosi a salire, prima evitando fango e pozzanghere, poi sempre più in alto, accorgendosi che quello che stava salendo doveva essere un pontile del vecchio porto, prima che l’ampliamento delle attività costringessero a suo inutilizzo a favore di altre opere, comunque giornata buona, all’apparenza buona, le foto sarebbero venute ottime, mentre invece qualcosa andò storto e così accadde che Pietro, non tornando a casa, si iniziarono le ricerche per poterlo trovare.

Pietro si sapeva bene che quel giorno era in città a Genova, quel che non si sapeva era dov’era andato a finire, qualcuno aveva pure ipotizzato si fosse imbarcato su di un aereo, ma non era così, non poteva essere, imbarcato su di una nave no, su di un treno fuori dalla sua rotta di viaggio era pure improbabile, fatto sta che pietro non si trovava più!

Non era neppure dagli amici, finché la telefonata di un camionista permise di fare luce sull’accaduto, avendo visto chi nella descrizione degli investigatori sembrava proprio corrispondere a Pietro, tra la rotonda dell’aeroporto e lo svincolo autostradale, all’altezza dello stabilimento Ilva, a Genova per l’appunto e gli investigatori, andando a controllare, trovarono ciò che di più sconvolgente non si poteva pensare, non dando perciò troppe indicazioni all’opinione pubblica, se la vittima, Pietro, caduta dal ponte, certamente per cause accidentali, l’avesse fatto lateralmente, o in un buco apertosi, oppure sul limitare del pontile.

Fatto sta che, nell’Aldilà, Pietro si presentò al Giudizio di Dio, chiedendo di poter tornare alla sua vita, che per ciò che avrebbe dovuto fare, nessuno poteva sostituirlo.

Fu controllato, effettivamente aveva una situazione che sarebbe stato difficile per qualcun altro prendere il suo posto, seppure a Dio ogni cosa è possibile, eppure?

“Pietro, ma non si era già visti?” Ovvero, letteralmente, ma non c’eravamo già visti?

Domandò Dio, pure sapendo e Pietro annuì, notando il fatto che la sua vita già un’altra volta rischiò di essere stroncata.

“Ma appunto, come l’altra volta accadde, si può fare una seconda, non vi pare?” Rispose Pietro, cercando di non perdersi nella paura e di nuovo Dio “Pietro, te ne approfitti perché conosci il tuo ruolo!” e nuovamente Pietro “ma appunto, proprio perché conosco il mio ruolo, è proprio il motivo per il quale ho continuato a vivere l’altra volta, si potrebbe fare una seconda!”

Senza neanche un punto di domanda l’affermazione di Pietro, poiché sapeva che un ruolo insostituibile lo attendeva un giorno sulla Terra.

“Ebbene torna, ma te lo concedo soltanto perché tu vivi per gli altri e non per te stesso.”

Difficoltosissimo fu per Pietro ritornare indietro nel tempo, perché ogni volta ripeteva il tragico errore, allora fu fatto in modo che Pietro avesse paura di quel ponte, troppa paura per poterci salire sopra.

Vagando per boschi, come a Pietro tanto piaceva, fu fatto in modo che cadesse con una gamba a penzoloni su di un ponte, ma con l’altra gamba riuscendosi a trattenere, così, salvo, non volendo ripetere l’esperienza del ponte, si salvò, evitando successivamente il ponte che l’avrebbe catapultato nell’Aldilà.

Le foto esistono per davvero, qui sopra l’articolo, che il ponte esiste per davvero, la storia ovviamente è leggenda, scritta come al solito in modalità free da Gennaro Gelmini.

Il ponte in questione non presenta purtroppo nessun divieto di accesso pedonale, pure considerando la sua pericolosità, andrebbe al più presto chiuso pure al passaggio pedonale, anzi, va chiuso al più presto al passaggio pedonale, senza condizionale, Saluti.

Oggi 14 novembre 2018 ricorrono 3 mesi dal crollo del ponte Morandi a Genova del 14 agosto 2018, mi spiace troppo, Condoglianze.

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13 novembre 2018 2 13 /11 /novembre /2018 22:57
Alluvione Petra e Genova San Carlo e storia del Giardino nel Deserto

D’improvviso, l’alluvione sembra ovunque nel Mondo, soltanto in California negli Stati Uniti d’America non avvengono, che lì il fuoco provocato dalla siccità divora ogni cosa, stavolta è toccato a Petra a rimanere alluvionata, Petra è una città della Giordania in Medio Oriente, che venerdì 9 novembre 2018 improvvisamente si è allagata, allagandosi le fiumare che scorrono attraverso la città, o per meglio dire, sapete cos’è una fiumara?

E’ un fiume sempre secco per gran parte dell’anno, con un grande letto, ovvero acciottolato ghiaioso, grande perché quando scorre, si porta dietro di tutto, acqua mista a fango e detriti dalla montagna, in modo dirompente, improvviso appunto, catapultandoli di sotto, nel suo fluire a valle, una gran mole d’acqua che trasforma un luogo siccitoso in un fiume tumultuoso, stavolta è accaduto a Petra in Giordania e pure nuovamente a Genova in Italia in frazione Pegli, ma procediamo un luogo alla volta.

Petra millenni addietro era sempre stata ubicata in un deserto, eppure era famosa per i suoi giardini, in tanti avrebbero voluto conquistarla militarmente, non ci riuscirono pure assediandola, nulla, perché Petra resisteva grazie ad una sorgente che donava acqua ai suoi giardini pieni di frutti e così viveva, finché un militare, facendosi credere innamorato di una donna del luogo, si fece dire dov’era ubicata la sorgente e la città dai giardini fu conquistata, tanto che i giardini non ci sono più, la città è oramai formata da monumenti antichi in mezzo al deserto e tantissimi visitatori la ammirano, finché un giorno tornerà ad essere la Città dei 1000 Giardini.

Inoltre tra gli eventi, a Genova è crollata una strada di collegamento tra le frazioni Pegli e San Carlo il 10 novembre 2018, il giorno dopo che ero stato in città, cose che capitano, capita pure questo e come sempre si continua con le pubblicazioni, che occorre.

Nella foto: le montagne dell’Appenino Ligure sopra l’abitato di Genova.

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