Prologo: una neve tipo Heidi l’avevo vista tramite le vetrine del supermercato, mentre stavo facendo la spesa, eppure all’uscita dal negozio già non nevicava più, osservando le nuvole, brevemente, si erano consumate fino ad esaurirsi, senza andare in alcun dove.
Gli amici avevano salvato la neve nelle loro foto, sulle fredde superfici di marmo delle costruzioni era rimasta per più tempo, mi riferisco alla neve del 27 dicembre 2014, data nella quale ha nevicato di un fine e breve nevischio.
La news di gennaio 2015: 16°Centigradi di temperatura meteo alle ore 14, ho verificato al termometro posto all’ombra, come consuetudine vuole pienamente veritiero, che già si nota anche senza calcolo, l’altro ieri 10°C alle ore 18:15 e sempre da dove vi scrivo, da Varese, nella zona dei laghi, Italia, oggi 6 gennaio 2015, con questi 16°C, c’è da notare che oltre alla neve effimera dell’altra settimana, pure per i seguenti giorni, dapprima vociferato, hanno negato il freddo, ho gli alberi di melo con qualche foglia attaccata, forse le leverò tramite la potatura, che comunque nelle rosacee, alla famiglia della rosa appartiene infatti il melo, va fatta all’inizio del ramo, andando quindi a scegliere quelli da mantenere e quelli da potare, anche per far rinvigorire la pianta e le radici.
Temperature primaverili che sembra già il mese di maggio, eppure è il 6 gennaio 2015, prova certa sui cambiamenti climatici, occorre divulgare ciò che realmente succede per porvi rimedio, eventi in correlazione, non può essere soltanto l’azione umana a causarli.
La foto sopra, al Monte Campo dei Fiori, che sovrasta la città di Varese, prova che, fino ai suoi 1227 metri della vetta, manca la neve; nell’immagine, in basso la circonvallazione di Varese, col muro di contenimento in cemento bianco perla e la Valle Olona che si incanala nella Valganna, al centro il Campo dei fiori col Sacro Monte e più a destra la frazione di Varese Bregazzana.