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16 maggio 2011 1 16 /05 /maggio /2011 21:58

A tutto c’è una risposta. Mi pongono di tanto questa domanda e io rispondo con certezza, poiché conosco bene Napoli e Catania, città ai piedi di due vulcani, il Vesuvio e l’Etna.

I motivi sono semplici, anche se la fretta della vita moderna c’è li ha fatti dimenticare, in pratica la roccia lavica, il tufo, creano col passare del tempo terreni molto fertili dove nuove popolazioni in cerca di nuovi territori vi stanziarono inizialmente spinti da due fattori, il territorio non era abitato da nessuno e il suo terreno era fertilissimo, il posto migliore per abitare! Le nuove popolazioni stanziatesi non sapevano che quella roccia friabile non era fango solidificato o semplice minerale, era roccia vulcanica, la chiamarono tufo o in altro modo che gli pareva congeniale e positivo nel pronunciarlo (corta e riferita a cose belle come lo sono le parole pane e latte ad esempio) e notarono che con questo tipo di “fango secco”, come credevano che fosse, le abitazioni che si costruivano erano molto più resistenti, inoltre il tufo si poteva estrarre da buche scavate direttamente nei cortili di casa, ovvero si creava un fossato, si cavava la pietra tufacea, tutt’attorno si costruiva la casa per non farla soppesare sul vuoto della buca centrale che successivamente fungeva da pozzo, perché il tufo è roccia porosa e filtrante le eventuali sostanze inquinanti, quindi ne scaturiva solo acqua purissima; successivamente all’aumento della popolazione diversi pozzi furono uniti tra loro e per alimentarli furono create cavità più ampie adibite a cisterne per l’acqua e fu anche deviato il corso di alcuni torrenti, inoltre la roccia lavica, seppure la scienza ufficiale tende a negarlo, aiuta la prolificità, quindi con famiglie con anche 8, 10 figli, trasformano villaggi in paesi, paesi in città, inoltre vulcani come il Vesuvio fino al 79 Dopo Cristo apparivano come semplici montagne, dal momento che il suo aspetto era ben diverso da quello attuale, ovvero non esisteva ne la bocca del vulcano, completamente ostruita fino alla sommità da roccia lavica, ne il suo cosiddetto atrio, che è la parte coronale del vulcano, solo successivamente formatasi per collasso della parete vulcanica, fino a quando si giunge ad una situazione di pericolo e tutto torna al suo principio, ma sempre bisogna sperare che la sua azione sia la più lieve possibile, nessuno sembra volersi ricordare ad esempio cosa accadde negli anni ’60 a Pozzuoli, città della provincia di Napoli, dove parte del vecchio centro storico, costruito sul tufo, si sgretolò crollando nel mare e questo anche in seguito all’azione della vicina Solfatara, altra area vulcanica situata sullo stesso territorio (per l’appunto denominato anche “Vulcano La Solfatara”), sono quindi cose che si possono superare, perché dopo l’oblio c’è sempre la rinascita, altri link con foto della Solfatara e dell’Etna sono:

per l’Etna http://gennaro-gelmini.over-blog.it/article-etna-scalata-salita-ascensione-43541956.html ;

per la Solfatara http://gennaro-gelmini.over-blog.it/article-35306773.html .

Eccovi ora spiegato perché la gente abita sotto i vulcani.

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Published by Gennaro Gelmini

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