Da quando percorro quella strada, da una vita fa parte delle passeggiate nei momenti di pausa, Via Torino a Milano, città caotica ma ricca di fascino, non mi era mai capitato di trovare la chiesa di San Giorgio al Palazzo aperta, ci trovavamo io e mio fratello, che mi dice “ma che avrà di tanto importante una chiesa in stile Barocco? E’ troppo recente (di costruzione intendeva), non ha storia”.
Invece entrati che siamo, seppure non vi fosse nessuna indicazione, ecco che sulla destra dell’altare, poco prima, troviamo un’iscrizione su Marmo ed è stata una sorpresa constatare ciò che vi era scritto: ricordava un antico palazzo delle Autorità legislative imperiali romane dove nel 313 dopo Cristo fu sottoscritto l’Editto di Costantino che sanciva la fine delle persecuzioni verso i Cristiani, rendendo libero, legalizzandolo in tutto l’Impero Romano, il Culto dedito a Gesù.
Il testo dell’iscrizione, visibile nella foto sopra posta, riporta:
questa insigne Basilica
sorta nell’ambito del Palazzo Imperiale Romano
conserva e tramanda nei secoli
la memoria del famoso
Editto di Milano
con il quale Costantino e Licinio nell’anno 313
riconobbero ai Cristiani il diritto
di professare liberamente la Fede
esempio al Mondo di libertà religiosa
I Cavalieri Costantiniani di San Giorgio posero il 13 giugno 1978
Per 313 anni i Cristiani erano stati trafitti di spada; chi ne scampava erano quelli che scendevano nelle catacombe, gli antichi cimiteri situati sottoterra, per le Sante Messe e Preghiere in tutto segreto, con l’alibi di andare a fare visita ai parenti defunti e riconoscendosi tra credenti mediante i simboli del pastore, dell’agnello e dei pesci disegnati oppure scolpiti a ridosso dei loculi funerari.
Ma perché vi sto scrivendo questo?
Perché stamattina 19 luglio 2012 è uscita ufficialmente la notizia secondo la quale c’è il timore di attentati terroristici alle Olimpiadi di Londra di queste settimane di luglio – agosto 2012, ma adesso occorre evitare di fomentare la questione e sperare nella pace che sempre persevera e che non può essere dimenticata per colpa di screzi tra Nazioni partiti da singole persone guerrafondaie, è necessario ci sia pace e amore.