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22 novembre 2018 4 22 /11 /novembre /2018 22:48
Adriatico nella nozione di terremoti e alluvioni a novembre 2018

Avendo già calcolato che non sarei riuscito a stare in più luoghi contemporaneamente, occorreva divulgare in ogni luogo possibile, che poi sarebbe servito è così è avvenuto.

E così, in questo mese di novembre 2018, dopo le alluvioni che hanno molto colpito il territorio ligure, come una spinta, ecco i terremoti sul versante adriatico, un Segno tra l’intervallo degli eventi e per questo ve ne scrivo soltanto adesso, in quanto la mia preparazione al viaggio stavolta per Torino, Piemonte, non poteva essere rimandata per evidenti ragioni di riuscita e difatti a Torino sono riuscito a divulgare meglio che in un film dove il regista avesse messo troppe situazioni affacciarsi con troppa meticolosità, le une alle altre troppo perfette, eppure lunedì 19 novembre 2018 site in una situazione assolutamente reale.

Così, durante i preparativi non potevo permettermi nessuna distrazione, d’altronde sempre che io possa averne e quando pure mi distraggo, sono tutte cose genuine, comunque, ottemperando i preparativi, eccovi quest’articolo adesso, che già siamo al 22 novembre 2018.

All’orario di pranzo della trascorsa domenica 18 novembre 2018 a Sant’Arcangelo di Romagna, appunto in Emilia Romagna in provincia di Rimini, si è verificato un terremoto di magnitudo 4.0° Richter, avvertito anche nelle adiacenti province di Forlì Casena e di Ravenna e nella vicina regione Marche in provincia di Ancona.

Inoltre hanno fatto la comparsa numerosi eventi meteo, tra i quali una tromba d’aria in Puglia in provincia di Lecce, che ha sradicato un albero di pino marittimo caduto sulla strada ferrata, causando il deragliamento di un treno tra le stazioni di Casarano e Ugento-Taurisano, località note per l’olivocoltura, con piante secolari; una seconda tromba d’aria si è registrata inoltre a Salerno.

Ed è di 5.2° Richter un terremoto avvenuto nel Mar Ionio a largo delle coste della Grecia lunedì scorso 19 novembre 2018, a cui hanno fatto seguito 42 scosse di terremoto di bassa magnitudo alle falde del vulcano Etna in Sicilia il gorno dopo 20 novembre 2018.

Inoltre nel Continente Americano il vulcano De Fuego continua ad eruttare, con nuove colonne di lava incandescente che scendono dalla sua sommità sempre dalla fatidica data del 19 novembre 2018, causando circa 4000 evacuati e in questi stessi giorni in Alaska, USA, il vulcano Veniaminof ha sensibilmente aumentato la sua attività eruttiva.

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