Blog di Gennaro Gelmini

Il perché il tiglio è l’albero tra i più diffusi nei viali delle nostre città assieme al platano, è presto detto, che siccome le sue foglie riescono a resistere alla sostanze che la stessa pianta produce, che sviluppano una patina luccicante sulle sue foglie, riesce pure a resistere allo smog, senza che le sue foglie cadano anticipatamente.

Pensavo che potando di meno il tiglio, la pianta sviluppasse meno polloni, che sono quei rami bassi improduttivi, invece ho notato che i rami polloni crescono pure nei tigli selvatici, però qualcosa si può fare.

Nelle prime 2 foto a quest’articolo, vedete un tiglio selvatico che cresce spingendosi molto in alto pieno di polloni, in pratica mai potato, mentre nella foto 3 vedete un tiglio potato situato nella regione Piemonte, che non contempla la capitozzatura come la contempla tenacemente la regione Lombardia, così accade che di anno in anno, alla potatura, l’albero debba ricrescere partendo dal tronco principale, bene invece consigliare di lasciare dei rami dell’accrescimento della precedente stagione verde, affinché l’albero possa continuare a crescere senza ripartire dallo stesso punto del tronco, potatura che viene definita col termine di capitozzatura.

La capitozzatura, vietata nella regione Lombardia, sia vietata ovunque, in modo tale da avere alberi in continuo accrescimento, pur col contenimento arboreo che l’urbanistica prescrive.